Sgomberata la lottizzazione abusiva (sei villette) realizzata a borgo San Michele da alcuni affiliati al Clan Di Silvio
La Polizia di Latina, in collaborazione con la Polizia Locale, ha sgomberato la lottizzazione abusiva composta da sei villette realizzate a borgo San Michele da alcuni appartenenti al clan Di Silvio, che vi dimoravano stabilmente.
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Le operazioni odierne concludono l’attività d’indagine avviata dalla Questura di Latina, coadiuvata dal Comando Polizia Locale, che ha permesso di accertare che in una strada secondaria del borgo, su un lotto di terreno a destinazione agricola, era stato realizzato un vero e proprio complesso edilizio in assenza di qualsivoglia atto amministrativo e men che meno di autorizzazioni o licenze a costruire.
Lo scorso 18 febbraio, è stato formalmente notificato ai proprietari un provvedimento di sequestro preventivo emesso dal G.I.P del Tribunale di Latina Giorgia Castriota su richiesta del Sostituto Procuratore Giuseppe Miliano.
Questa mattina sono stati posti definitivamente i sigilli alle abitazioni, affidate in custodia al Comune di Latina. Per tutto il complesso edilizio è stata accolta la richiesta di abbattimento del Sostituto Procuratore Miliano.
Ad essere indagati per lottizzazione abusiva sono Annamaria Di Silvio e Alessandro Di Stefano, rispettivamente moglie e marito, Sabrina Boffi cognata dei due e sposata con Franco Di Stefano (fratello del primo), e, infine, un’altra donna, non legata da vincoli di parentela, ma amica di famiglia. Sotto la lente degli investigatori anche il padre dei Di Stefano, il catanese Salvatore Di Stefano trasferitosi da tempo qui a Latina, e Fabio Di Stefano.
Alessandro e Fabio Di Stefano hanno sposato rispettivamente la figlia di Giuseppe “Romolo” Di Silvio, ritenuto al vertice della famiglia di Campo Boario/Gionchetto, e la sorella di Costantino “Patatone” Di Silvio, Angelina. Entrambi, “Romolo” e “Patatone”, come noto, stanno scontando in carcere la pena per l’omicidio di Fabio Buonamano ucciso nell’ambito della cosiddetta “guerra criminale pontina”. In particolare, Fabio Di Stefano è stato recentemente indagato da DDA capitolina e Squadra Mobile di Latina nell’inchiesta “Movida”: il suo ruolo è descritto come di peso per quanto riguarda lo spaccio di stupefacenti nelle dinamiche del clan di origine nomade.