Venti milioni di euro per Latina, l’Europa chiama i cittadini a monitorare le opere pubbliche ed è un successo per la partecipazione attiva delle Associazioni di Latina
Si è svolto il 21 marzo a Roma l’evento regionale “Il coinvolgimento dei cittadini nei progetti di sviluppo urbano. L’esperienza del monitoraggio civico nelle strategie territoriali dei fondi FESR Lazio 2021-2027”.
Ampio spazio è stato riservato all’ascolto dei partner territoriali, ossia ad associazioni, comitati e cittadini attivi che hanno svolto l’attività di monitoraggio. A presentare i risultati del progetto, in virtù della grande risposta che i cittadini di Latina hanno saputo dare (350 le proposte progettuali a fronte delle poche decine degli altri comuni capoluoghi) è stato chiamato un folto gruppo di cittadini di Latina: Oriana Ciaccio, Loretta Isotton, Bonacata Caria del Comitato pro Parco Urbano Acque Medie, Ferdinando Cedrone per Quartieri Connessi, Alessio Locarini e Licia Ripamonti del Comitato di Quartiere borgo Piave e Gorgolicino; folta rappresentanza che ha avuto l’opportunità di sedere al tavolo dei relatori assieme ai rappresentanti di Regione Lazio, ANCI Lazio, Monithon, OCSE e Commissione Europea, per raccontare la loro esperienza di monitoraggio civico e per un riscontro sul lavoro svolto e sulle prospettive di sviluppo futuro.
Il monitoraggio civico è un processo importante di cittadinanza attiva e forma di governance partecipata, permette ai cittadini di confrontasi con gli uffici comunali nelle fasi preliminari di un progetto, i cittadini possono apportare contributi e valutazioni di efficacia, seguendo poi gli step di avanzamento lavori; viene riconosciuto come un percorso innovativo e virtuoso, che merita una istituzionalizzazione per fare sì che diventi una prassi da condividere con un numero sempre più grande di cittadini coinvolgendo magari anche studenti di scuole superiori e università.
Il comune di Latina si è particolarmente distinto per la ricchezza dei progetti presentati nella Piattaforma della Regione Lazio grazie all’Urban Center e al Cersites dell’Università la Sapienza che si sono fatti motori della partecipazione.
Si parla di fondi sostanziosi circa venti milioni di euro, una vera boccata di ossigeno per il comune di Latina rappresentato dalla dirigente dei lavori pubblici Angelica Vagnozzi che tanto ha lavorato assieme al suo staff per affiancare al monitoraggio amministrativo, un monitoraggio di tipo partecipativo, che utilizzi le competenze e le energie dei beneficiari finali, i cittadini, al fine di giudicare e migliorare l’efficacia dei progetti finanziati; così si sono aperte per i cittadini le porte degli uffici e dei percorsi di tutoraggio curati da Massimiliano Pacifico della Regione Lazio, Luigi Reggi di Monithon e Luca Masi di ANCI Lazio.
Durante l’evento sono stati illustrati gli elementi caratterizzanti del progetto ma anche le criticità nella gestione di queste politiche territoriali quali la difficoltà dei comuni nel promuovere e diffondere i percorsi partecipativi, la stretta tempistica che la Regione ha dato ai comuni per aderire al bando dei fondi Fesr, e il caos di vincoli e tecnicismi incrociati che spesso imbrigliano gli stessi esperti ingenerando distacco e disinteresse nel cittadino.
L’invito da parte dei tutor ai partner territoriali è quello di continuare a monitorare i progetti, assicurandosi che l’amministrazione rispetti i tempi stabiliti, appaltando entro febbraio 2026 almeno il 70% delle opere, pena lo stralcio della seconda parte dei fondi ovvero dieci milioni di euro. Associazioni e comitati, dal canto loro, hanno proposto integrazioni e migliorie al metodo partecipativo, soprattutto rispetto alla prima fase quella in cui si diffonde la conoscenza del metodo presso più ampie fette di cittadinanza, puntando sul concetto che il cittadino tramite la propria conoscenza del territorio può essere parte fondamentale nella costruzione della città futura. I suggerimenti sono già stati accolti e implementati da Regione Lazio nelle future strategie per diffondere e rendere strutturale il monitoraggio civico.
Il comitato pro Parco Urbano delle Acque Medie ha monitorato l’intervento “Completamento del Parco Porta Nord – 2° Stralcio“, proponendo delle modifiche alla progettazione del parco utili ad una migliore fruizione da parte dei cittadini con un attenzione particolare verso la tutela della biodiversità e del paesaggio. Il primo passo è stato quello di valutare i documenti forniti dagli uffici in particolare mappe e progetto che evidenziavano come solo una parte dell’area fosse interessata dai FESR mentre il resto era ancora in fase di pianificazione soggetta ad altri finanziamenti. Abbiamo quindi informato e intervistato i cittadini dei quartieri coinvolti omogeneizzando i risultati con i dati da noi raccolti nel tempo grazie a una conoscenza pluriennale dei luoghi; ne sono scaturite diverse idee di modifica e implementazione che sono state già recepite dagli uffici Lavori Pubblici e Programmazione Fondi Europei.
In particolare la realizzazione di un percorso pedonale che riprendenda i flussi già esistenti dei cittadini che attraversano il terreno per muoversi tra i due quartieri Pantanaccio e Villaggio Trieste e di percorsi interni nell’orto urbano in progetto per consentire e facilitare le attività di coltivazione. Per aumentare la fruizione delle piste ciclabili installare una cartellonistica illustrativa indicando la connessione con altre piste ciclabili; programmare la congiunzione con l’anello ciclabile più vicino al centro storico. Abbiamo chiesto di preservare alcune aree periferiche del lotto dallo sfalcio per proteggere la biodiversità delle zone limitrofe al corridoio verde-blu che il canale delle Acque Medie rappresenta, come l’nserimento di alberi che producono bacche, piccoli frutti e semi, finalizzati al sostentamento della fauna avicola. Previsione di un cavidotto separato per permettere in futuro l’installazione di un contatore dedicato per il chiosco, al fine di accellerare l’accensione dell’impianto di illuminazione già presente e tanto desiderato dai cittadini al fine di migliorare la sicurezza e la manutenzione del futuro parco. Per approfondimenti si può consultare il report al link https://it.monithon.eu/report/view/2008
Il Comitato di Quartiere di Borgo Piave e Gorgolicino ha adottato il progetto “Interventi di riqualificazione aree esterne delle scuole dei Borghi”. Le esigenze dei residenti, emerse durante gli incontri sul territorio, sono state tradotte in quattro idee progettuali. Grazie anche al supporto attivo dei cittadini di Borgo Piave e Gorgolicino sono stati caricati nella piattaforma dedicata ai fondi FESR, oltre 300 contributi a sostegno delle proposte. Tre dei progetti presentati sono stati inseriti dal Comune nella programmazione degli interventi da finanziare, due dei quali, relativi alla realizzazione di marciapiedi e piste ciclopedonali, nella seconda fase di erogazione dei fondi. Il terzo progetto, che riguardava la riqualificazione dell’area esterna della scuola di Borgo Piave, è stato accolto con entusiasmo dall’amministrazione, che ha quindi deciso di rimodularlo per poterlo estendere a tutte le scuole dei Borghi.
Per poter raccogliere le diverse esigenze di un così grande numero di scuole, il Comitato di Quartiere Borgo Piave e Gorgolicino, ha divulgato ai dirigenti dei plessi, al personale scolastico ed ai genitori un questionario al quale hanno risposto più di 400 persone, permettendo di raccogliere importanti indicazioni sulle differenti realtà scolastiche. Le informazioni raccolte sono state consegnate al Comune, al quale è stata quindi fornita una visione più chiara delle reali esigenze di ogni singola struttura per poter procedere con la progettazione di interventi mirati a garantire la risoluzione, totale o parziale, delle problematiche espresse.
L’associazione Quartieri Connessi ha adottato 2 progetti per la realizzazione di piste ciclabili, una che dal quartiere Q4 (quartiere Nuova Latina) va verso le Autolinee ed il centro città, l’altra che parte sempre dal Q4, attraversa il Q5 (quartiere Nascosa) e porta si congiunge con quella già esistente di via del lido. L’affidamento del monitoraggio di questi progetti è avvenuto pochi mesi fa (a dicembre 2024) per cui l’associazione ha dovuto lavorare con tempi davvero strettissimi. Nonostante questo è riuscita a produrre un sondaggio al quale hanno partecipato 123 persone. Tra le domande si chiedeva se l’idea delle piste ciclabili fosse effettivamente sentita come un esigenza primaria. Il risultato è stato molto positivo. Tra tutta una serie di servizi e strutture proposte, le piste ciclabili sono risultate al secondo posto, immediatamente dietro il tanto sognato ma mai realizzato Centro Civico.
In questo breve asso di tempo Quartieri Connessi ha prodotto anche una serie di osservazioni tecniche al percorso ciclabile che sono state molto apprezzate dai consulenti di Monithon e che speriamo verranno inserite nel PUMS (piano urbano della mobilità sostenibile). Nonostante quindi il breve periodo a disposizione il lavoro prodotto dall’associazione può davvero rappresentare un concreto ed efficace metodo di co-costruzione di un progetto (anzi due) che porteranno enormi benefici in termini di mobilità sostenibile per i Quartieri Q4 e Q5 ed anche per i residenti di altre zone della città. Il monitoraggio in ogni caso andrà avanti anche oltre l’inizio e termine lavori con osservazioni future sullo stato di mantenimento e manutenzione che dovrà essere eseguita in maniera ordinaria come avviene normalmente in altre città europee. I link dei due progetti sul sito Monithon.
Urban Center e Italia Nostra hanno monitorato i “Progetti di riqualificazione ambientale e climatica di spazi pubblici urbani tramite azioni di desigillazione parcheggio piazzale dei Mercanti e via Neghelli” che si presentano in parte già realizzati grazie ad altri fondi o in fase di ultimazione. Dopo interviste con la cittadinanza e si suggerisce innanzitutto un piano di sensibilizzazione della cittadinanza ai temi ambientali finalizzato alla comprensione che del valore dell’intervento rispetto al benessere del cittadino e magari attuazione di una gestione partecipata dell’opera. Sarebbe necessario inoltre integrare le attuali previsioni di progetto con le analisi del contesto (relazioni e necessità indotte da scuole, mercato, chiesa, parchi, attività sportive, etc.) per implementare opere già evidentemente necessarie alla mobilità sostenibile del quartiere come la realizzazione di collegamenti con altre piste ciclabili esistenti o in corso di realizzazione, la previsione di un servizio di navette pubbliche per gli utenti del mercato settimanale, la dotazione del parcheggio di posto di scambio con bici ad uso pubblico e realizzazione di ampia area protetta per ricovero di bici di proprietà privata l’installazione di impianto digitale che faciliti l’accesso e la fruizione del parcheggio, l’installazione di telecamere o allarmi per la prevenzione dagli atti vandalici. Tutti i particolari al link https://it.monithon.eu/report/view/1995 https://it.monithon.eu/report/view/2022
L’esperienza del monitoraggio ha dimostrato che comitati, associazioni e cittadini attivi, se tecnicamente supportati dale amministrazioni, possono diventare portavoce efficaci delle reali esigenze dei territori veicolandole dal basso anche fino a tavoli europei, con l’unico obiettivo comune di “lasciare il mondo un po’ migliore di come lo abbiamo trovato”.