Cisterna Ambiente: all’azienda speciale del Comune della città dei butteri spunta il “macchinone” in uso al nuovo direttore Paolo Maria De Felice
A fine gennaio, dopo la cacciata dell’ex Presidente Giorgio Libralato e gli scossoni politici determinati da un ribaltone che ancora fa rumore, il Sindaco di Cisterna Valentino Mantini ha nominato il nuovo Direttore Generale dell’Azienda Speciale Cisterna Ambiente. Si tratta dell’ingegnere Paolo Maria De Felice, 52 anni, laureato in Ingegneria per l’Ambiente e il Territorio; larga esperienza con la Pubblica Amministrazione nella Direzione dell’Esecuzione del Contratto (DEC) nell’ambito del Servizio di Igiene Urbana, esperienza maturata nei comuni di Priverno, Ardea, Anzio e Roccaraso.
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“La nomina dell’ing. De Felice – aveva spiegato Mantini – si aggiunge a quella dei membri del Consiglio di Amministrazione dell’Azienda Speciale, il Presidente dott. Sandro Di Mario, la Vice Presidente avv. Pamela Rossi e l’ing. Sergio Bartoli che hanno dimostrato spirito di appartenenza alla comunità in cui vivono e lavorano e hanno accettato la proposta di questa Amministrazione di riduzione del loro compenso annuo”.
Un’appartenenza alla comunità che sarà sicuramente vera, come è altrettanto vero che da dicembre, ossia dalla defenestrazione degli ex vertici, sul sito della Cisterna Ambiente non vengono pubblicati più i verbali del nuovo consiglio d’amministrazione. È parimenti certo che occorre un periodo di assestamento per i nuovi dirigenti, non però per attivarsi ad acquistare un’auto di lusso, come la Tesla Model X 004 in uso al neo direttore Paolo Maria De Felice.
Infatti, l’auto, per motivi oscuri, è intestata a Cisterna Ambiente, che ne è il locatario, per un costo esorbitante, da listino, di 112mila euro. Sebbene dalla Cisterna Ambiente assicurino che il mezzo sarà pagato dallo stesso direttore, che avrà scalati i soldi per l’acquisto dell’auto dallo stipendio, non si capisce per quale ragione si sia fatta un’operazione in seno ad un’azienda che, invece di occuparsi di rifiuti, ultimamente sembra solo attirare polemiche e opacità. Senza contare che l’ex Presidente Libratalo ha impugnato l’atto con cui è stato rimosso e quello con cui sono stati nominati i nuovi vertici presso il Tar del Lazio il cui esito potrebbe rimettere in discussione tutto.
Ad ogni modo, uno si domanderà: ma l’auto elettrica della società di Elon Musk, acquistata in leasing, era così necessaria? E sopratutto, perché utilizzare un’azienda pubblica come soggetto locatario?