CISTERNA AMBIENTE, I SINDACATI SMENTISCONO IL MANAGEMENT: “SERIE DI PROBLEMATICHE”

Cisterna Ambiente, i sindacati FP CGIL Frosinone Latina, FIT CISL Latina, UIL Trasporti Latina, UGL PSA Latina e CONFINTESA Latina precisano che l’assemblea pubblica svoltasi in data 12 agosto ha messo in evidenza una serie di problematiche organizzative che da circa un anno sono state più volte rappresentate al Direttore e continuano a creare malumore tra i lavoratori.

I sindacati hanno ben chiarito nei punti all’ordine del giorno dell’assemblea che riguardavano la continua disorganizzazione del lavoro; i ripetuti cambi nell’ordine di servizio giornaliero di zone e mezzi a discapito di alcuni lavoratori; i carichi di lavoro a cui alcuni lavoratori sono sottoposti; le disparità nell’assegnazione delle zone di raccolta; l’utilizzo del personale di primo livello per mansioni superiori e il demansionamento di secondi e terzi livelli; la sicurezza nel cantiere e durante lo svolgimento del servizio; casi di utilizzo di personale con limitazioni in servizi che non potrebbero svolgere; il ricorso alle assunzioni di personale in somministrazione e ultimi, ma non per importanza, bandi interni per la riqualificazione dei dipendenti a tempo indeterminato e bandi pubblici per l’Assunzione di nuovo personale.

Al termine dell’assemblea, le organizzazioni sindacali e le RSU hanno avuto un confronto con il Sindaco, Assessori e con l’Azienda, di cui presenti il Presidente del CDA e il Direttore Generale, in cui è stato ribadito a più voci quanto su citato.

“Non entriamo nel merito dei dati statistici menzionati dal Direttore, ma entriamo nel merito della situazione lavorativa in cui versano i lavoratori, assolutamente molto diversa da quanto riportato dallo stesso e ben ribadita a più voci dai sindacati al tavolo al Direttore, al Sindaco, agli Assessori e al Presidente del CDA.

Non è la prima volta che chiediamo al direttore di essere coinvolti nelle scelte e non essere meri ascoltatori di quanto si è già precedentemente deciso. D’altronde il contratto applicato ben definisce le relazioni sindacali: l’ascolto non rientra in tali relazioni, soprattutto in materia di orario di lavoro, di sicurezza del personale durante il servizio e dei mezzi utilizzati per la raccolta e il conferimento dei rifiuti.

In più occasioni abbiamo chiesto, prima che i mezzi venissero acquistati o noleggiati, avessero caratteristiche diverse… tipo guida a destra, omologazione per il cassonetto che viene “attaccato” dietro il mezzo, altezza del mezzo per la raccolta porta a porta, acquisto di attrezzature per lo spazzamento manuale adeguati e più leggeri.

Un altro argomento ha riguardato l’utilizzo del personale con limitazioni prescritte dal medico del lavoro, che in alcuni casi, risulterebbe non rispondente alle limitazioni riconosciute e potrebbe causare un ulteriore aggravio delle condizioni fisiche costringendoli a dover ricorrere all’assenza dal lavoro.

Volendo ritornare sul personale somministrato, pur ritenendo che in casi di necessità è necessario ricorrere a dette assunzioni. Vale la pena ricordare che ci sono voluti anni per stabilizzare i lavoratori in somministrazione allora coinvolti; un lavoro di programmazione che ha visto coinvolte tutte le parti, con il risultato che ha dato certezze e stabilità ai lavoratori e alle loro famiglie.

Abbiamo ribadito che sarebbe stato opportuno verificare se all’interno dell’Azienda vi fossero lavoratori con i requisiti per ricoprire i posti messi a bando per le nuove assunzioni. Questo avrebbe potuto valorizzare l’esperienza e la professionalità acquisita dagli stessi negli anni di servizio.

Siamo stati convocati per un tavolo tecnico per il giorno 18 agosto. Ciò non significa che ci riteniamo soddisfatti dell’incontro del 12 scorso e di quanto emerso nel corso della stessa. Da questo momento ci aspettiamo che alle parole seguano fatti concreti e tangibili nel cantiere da ogni singolo dipendente. Ove questo non avvenisse, non escludiamo di ricorrere allo stato di agitazione e alla programmazione di ogni iniziativa che sia a tutela dei lavoratori.

Ove non vi fossero risposte concrete alle problematiche sopra riportate, non solo chiederemo l’intervento del Prefetto attivando la procedura di raffreddamento e conciliazione delle controversie, e, se necessario, proclameremo lo sciopero nei tempi e nei termini di legge previsti”.

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