Il discorso di insediamento del nuovo Presidente dell’Ordine dei Medici di Latina, Giovanni Cirilli, dopo essere stato eletto
“Innanzitutto, ringrazio di cuore il Consiglio direttivo dell’OMCEO di Latina per la fiducia che mi ha accordato:è un onore e una grande responsabilità rappresentare la nostra categoria assumendo la carica di Presidente dell‘Ordine dei Medici, un compito che affronto con passione e determinazione.
Desidero abbracciare e ringraziare tutti i candidati, i sostenitori, i sottoscrittori della lista Insieme per il Rinnovamento, i tanti giovani, tutti si sono spesi: il loro entusiasmo, il loro impegno hanno consentito e determinato la nostra vittoria.
La squadra del direttivo è così composta: Presidente dott. Giovanni Cirilli, vicepresidente dott. Giuseppina Carreca, segretario dott. Gianmarco Rea, Tesoriere dott. Simone Orelli. Eletti inoltre per la commissione Albo Medici Chirurghi: presidente Ugo Catenacci, Vicepresidente Loreto Capuano, Segretario Maria Paglione.
Un ringraziamento anche agli altri eletti della squadra: il dott. Mario d’Uva, dott. Renato Masala, dott. Francesco Ceci, dott. Lucio Langella.
Siamo chiamati oggi a fronteggiare numerose sfide che richiedono il nostro impegno collettivo, e credo che il nostro ruolo nella società sia più che mai cruciale. La professione medica sta evolvendo rapidamente, sia sul piano tecnologico che su quello organizzativo, e questo comporta nuove opportunità, ma anche nuove difficoltà.
Una delle sfide più rilevanti riguarda la corretta applicazione della sanità digitale e , in particolar modo , la sfida legata all’intelligenza artificiale applicata alla medicina. Se da un lato l’AI offre straordinarie potenzialità per migliorare diagnosi, trattamenti e gestione dei pazienti, dall’altro lato solleva interrogativi etici e professionali. Come medici, dobbiamo essere in grado di integrare queste tecnologie con il nostro sapere, sempre mantenendo al centro la relazione umana e la nostra competenza. Dobbiamo garantire che la tecnologia non sostituisca la nostra professionalità, ma la arricchisca, migliorando l’efficacia delle cure senza mai dimenticare il valore del contatto umano.
Al contempo, il nostro Sistema Sanitario Nazionale si trova in una fase di grave crisi. La carenza di medici, la scarsità di risorse economiche, e la crescente pressione sulle strutture sanitarie stanno mettendo a dura prova la qualità del servizio e la capacità di soddisfare le esigenze dei pazienti. È fondamentale, in questo contesto, lavorare insieme per difendere e migliorare il SSN, per garantire che l’accesso alle cure rimanga universale ed equo, senza distinzione di ceto o regione. Siamo chiamati a fare sentire la nostra voce e a sostenere politiche che possano rafforzare la sanità pubblica, difendendo i dettami dell’art. 32 della Costituzione, tutelando chi ogni giorno lavora con dedizione e chi, in qualità di paziente, ha diritto a ricevere assistenza di qualità.
In questo periodo di trasformazione, sono convinto che il nostro ruolo di medici non sia mai stato tanto importante. Dobbiamo unire le nostre forze per affrontare questi cambiamenti, continuando a mettere al centro il benessere del paziente e la tutela della nostra professione“.