CIRCEO, SENTIERO TORRE FICO: “INVECE DI RIPRISTINARLO, È STATO CHIUSO”

Immagine dal sito associazioneilfortino.it
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Sentiero Torre Fico – Porto 758, la denuncia: “Da ripristinare con fondi pubblici del Ministero dell’Ambiente e si tenta la chiusura”

Come anticipato – si legge in una nota diffusa dall’Associazione “Il Fortino” di San Felice Circeo – questa mattina abbiamo inoltrato alle Forze dell’Ordine, ed estesa per conoscenza alla Procura della Repubblica, una formale denuncia contro ignoti con verifica di sussistenza del reato di danneggiamento aggravato di bene di pubblica utilità. Alle autorità competenti, è stato inoltrato un esposto relativamente alla barriera di chiusura riportante cartelli indicanti l’esistenza di una proprietà privata“.

Nella denuncia, l’associazione presieduta da Giulio Schisani, chiede che a Sindaco di San Felice, Carabinieri di San Felice e Sabaudia, Polizia Locale e Ente Parco, di avviare gli opportuni controlli per la verifica di eventuali situazioni non legittime così da adottate gli eventuali provvedimenti consequenziali.

Il sentiero da Torre Fico al Porto 758 – prosegue la nota de “Il Fortino” – è presente tra quelli su cui è previsto l’intervento di messa in sicurezza e ripristino (intervento preso in carico dal Comune di san Felice Circeo che ha accettato il finanziamento e l’onere dei lavori). Infatti nelle citate schede progettuali che descrivono gli interventi da eseguire, si riporta testualmente: “Sentiero n° 758 (Torre Fico- Porto Turistico di San Felice Circeo) attualmente afferente alla rete secondaria, poiché il sentiero non è percorribile a causa di frane che hanno rovinato muro in pietra e scalette nei pressi di Torre Fico. Per essere fruibile il sentiero deve essere sistemato, alcuni tratti vanno messi in sicurezza e va migliorata tutta la segnaletica lungo tutto il tracciato”.

“Al momento – spiega “Il Fortino” – non ci è dato di sapere se l’area oggetto della chiusura e relativi divieti a suo tempo fosse privata (su questo faremo approfondimenti), ma è evidente che tale dettaglio è insignificante perché la stessa è stata per secoli considerata di pubblico transito, quindi di “uso pubblico”.
La discesa in oggetto si caratterizza per la sua utilità pubblica, essendo, per definizione, destinato al transito anche occasionale di persone. Volto alla realizzazione di un apprezzabile interesse generale di conoscenza paesaggistica, di esplorazione dei luoghi od anche solo finalizzato a consentire la fruibilità di un luogo.
L’accertata esistenza del percorso in oggetto è suffragata da riferimenti storico-geografici e spesso consacrata anche da documentazione privata o pubblica: configura una concreta limitazione legale della possibile proprietà privata del bene su cui insiste in funzione del suo uso pubblico, come avviene pacificamente per la strada vicinale.
L’uso pubblico – conclude la nota – si sostanzia in una servitù di passaggio a favore di tutti i cittadini. Ci auguriamo un pronto e tempestivo intervento delle autorità preposte alla salvaguardia del territorio e dei diritti dei cittadini”.

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