CIMITERO DI FORMIA: SALME ESUMATE ALL’INSAPUTA DEI FAMIGLIARI

Centinaia di salme esumate al cimitero di Castagneto a Formia all’insaputa dei parenti. Diventa un caso il post di una donna

Ha interessato anche i Carabinieri di Formia il post della donna che, martedì 27 dicembre, ha denunciato di aver appurato che la salma di un parente era stata esumata senza averne saputo niente prima. E il suo non è un unicum, in quando sarebbero centinaia le famiglie destinatarie dello stesso trattamento da parte dell’ufficio igiene ambiente del Comune sul cui operato sta ora verificando l’indagine dei militari dell’Arma.

“Una chiamata inaspettata, lo sconforto, la corsa, il pianto, il dolore, la rabbia! Accade a Formia! – ha scritto la donna sui social – Accade nell’intimo dei sentimenti, dei ricordi più cari, quelli che legano la terra al cielo; i ricordi delle persone care che tutti abbiamo e radichiamo nel profondo della nostra anima perché sono la forza dei momenti difficili, la luce per quelli bui. Già pensavo che sarei stata davanti la Tua tomba nel grande campo dove sei seppellito da 12 anni. Saremmo venuti, come sempre, per bere quel bicchiere di Campari. Il tuo, il nostro brindisi tra cielo e terra! Poi, una telefonata. Il baratro! Una voce amica mi segnalava che il nostro brindisi non si sarebbe fatto. Ma io non ho ricevuto alcuna informazione!!! Avrei preparato con attenzione questo momento! L’antivigilia di Natale, il dolore, il pianto, la rabbia, il grido soffocato in gola, la forza di non disperarmi e non piangere davanti ai nostri figli! 

La corsa, solo il tempo di evitare il trasferimento nell’ossario comune. Ho dovuto riconoscerti, tra tanti, dai tuoi resti mortali! Ho dovuto, ancora una volta, piangerTi a Natale. Per la seconda volta, a Natale! La burocrazia, la fredda burocrazia, l’inadeguatezza del Comune di Formia ha rinnovato quel dolore lancinante di 12 anni fa. Ma questa volta è peggio; questa volta non eravamo preparati a vederti sottratto a noi ancora una volta! Il dolore, la rabbia! La rabbia di un foglio (dicono), un solo foglio che il Comune di Formia avrebbe inchiodato su di un albero, in senso contrario al cammino, non visibile, e non visto, da chi, come me, quei luoghi li frequenta quasi quotidianamente. Da chi gli alberi li osserva! Quel foglio, unico foglio, è un avviso dell’avvio alle esumazioni. Quel foglio, quel unico foglio avrebbe dovuto comunicare a me, ed ai parenti degli altri defunti di presentare per tempo istanza di esumazione”.

Accade questo a Formia! Accade che l’avviso per la Tua esumazione e per quella delle altre salme non sia comunicata né visibile ai parenti. Accade che molti non sanno e non avranno la possibilità di chiedere i resti mortali dei propri cari. Accade che l’avviso, un unico avviso (sembra) sia stato inchiodato ad un albero. Questa l’unica informazione? È così! Questo il massimo dell’informazione che hanno avuto i parenti dei defunti prossimi all’esumazione prima del trasferimento nell’ignoto ossario comune. Un solo, piccolo manifesto, nascosto dietro un albero che annuncia il tempo delle procedure per le salme nella zona. Questa la civiltà! Questo il rispetto! Questo il non culto dei morti, dei ricordi, dei sentimenti. Questa l’inadeguatezza del Comune di Formia!“.

Insomma, un vero e proprio caso che è stato affrontato anche in Commissione Ambiente dai consiglieri comunali e dal dirigente competente, Giuseppe Caramanica, il quale ha spiegato che il Comune ha disposto una ordinanza per cui non vi è obbligo di comunicazione diretta alle famiglie dei defunti rispetto al trasferimento all’ossario comune.

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