Cimitero a Latina: le associazioni dei consumatori contro il nuovo Regolamento di Polizia Mortuaria in discussione nel prossimo Consiglio Comunale
Giovedì 29 aprile il Consiglio Comunale di Latina ha all’ordine del giorno l’atto conclusivo per l’approvazione del nuovo “Regolamento di Polizia Mortuaria”.
Cosa noi associazioni dei consumatori non comprendiamo? Si domandano le associazioni dei consumatori che hanno firmato una relazione inviata al Sindaco di Latina Coletta, All’Assessore al decoro, manutenzione e patrimonio, lavori pubblici Ranieri, al Dirigente Angelica Vagnozzi e al funzionario Roberta Andolfo.
Non comprendiamo come sia possibile approvare un Regolamento Cimiteriale che dopo tanti incontri, tavoli tecnici, e commissioni trasparenza sia un limitato restyling del vecchio Regolamento tanto osteggiato da sempre in tutte le sedi. Scrivono in una nota le quattro associazioni dei consumatori: Federconsumatori, Codacons, Assoconsumatori e Codici.
Domani – continua la nota – si dirà che alla stesura del nuovo Regolamento hanno concorso le associazioni dei consumatori, ma probabilmente non si dirà che molti sono stati gli scontri sui costi accessori, sulla manutenzione e in particolare sull’art. 112 del Regolamento che poi, alla fine, è di gran lunga il più importante. È in quell’articolo che viene stabilita la durata delle concessioni delle sepolture. È in quell’articolo che si definisce la durata della concessione per migliaia di tumulazioni a 30 anni!
Ci si dice che il nuovo Regolamento sarà il primo passo per rivedere anche il Progetto di Finanza che regola gli impegni tra concessionario e gestore. Lasciateci dire che tutto questo è molto forzato.
Si approva un nuovo Regolamento a pochi mesi della scadenza dell’attuale consigliatura, con l’obiettivo di andare a rivedere il progetto di Finanza senza la certezza del nuovo mandato. Si lascia in eredità a chiunque verrà eletto un Regolamento che pone il gestore in una posizione di forza e che avrà un impatto sull’intera comunità per oltre un decennio. Si lascia in piedi una struttura estremamente costosa per l’utenza, senza prevedere facilitazioni o riduzione dei costi.
La voce delle associazioni – conclude la nota – è rimasta inascoltata sugli aspetti più importanti. Abbiamo rilevato una buona disponibilità nell’esame del Regolamento ma totale chiusura sull’aspetto economico, quello che per i cittadini, specialmente in questo periodo, non è certo un aspetto secondario.