Autotrasportatore di 55 anni fermato a Latina: é stato arrestato perché coinvolto in una maxi indagine anti-droga della Direzione Distrettuale Antimafia di Milano
Secondo la DDA di Milano, il 55enne incensurato fermato a Latina a bordo del suo mezzo è parte integrante, nella qualità di corriere della droga, di un vasto sodalizio legato alla ‘ndrangheta che gestisce la sostanza stupefacente nel Nord Italia, tramite contatti internazionali anche con la Spagna. L’uomo, assistito dall’avvocato Alessia Righi, è stato bloccato dalle forze dell’ordine nella giornata di venerdì scorso con un fermo di indiziato di delitto.
Arrestato con l’accusa di essere un corriere della droga, l’autotrasportatore, insospettabile, si è avvalso della facoltà di non rispondere dinanzi al giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Latina, Mara Mattioli, che ha convalidato l’arresto e disposto il carcere dove, sin dalla scorsa settimana, il 55enne si trova.
L’uomo è incappato nella maxi indagine della DDA di Milano secondo cui ci sarebbe stato un flusso di droga inesauribile dalla Spagna verso la Lombardia. Una tonnellata di droga al mese, tra hashish, cocaina e marijuana, gestito dalla malavita organizzata grazie anche all’appoggio di alcuni dei clan di ‘ndrangheta da decenni radicati fra Milano, la Brianza e Lecco.
L’inchiesta condotta dalla Direzione distrettuale antimafia di Milano ha portato, sin dalla scorsa settimana, a dodici arresti e diciassette fermi. Tra i nomi più altisonanti quello di Marco Malugani, lecchese di 51 anni, già condannato per associazione a delinquere nell’inchiesta “Oversize”, e dunque ritenuto vicino alla famiglia del boss Franco Coco Trovato, il federatore delle ‘ndrine nel milanese e nel lecchese fra gli anni ’80-’90. L’uomo è stato sottoposto martedì a fermo in quanto ritenuto vertice di un’associazione dedita allo spaccio di sostanze stupefacenti.
Le indagini molto complesse hanno coinvolto sia polizia che carabinieri e hanno fatto emergere collegamenti tra il sodalizio con il clan Flachi, storico alleato dei Trovato fin dagli anni Ottanta, ma anche con la cosca di Mancuso di Limbadi (Vibo Valentia) e con i Molluso. I collegamenti fra i Trovato e i Flachi (attiva alla Comasina di Milano), sono stati documentati dagli inquirenti anche in questa inchiesta, riguardante il periodo fra il 2020 e il 2022, nelle persone di Davide Flachi, Marco Malugani e Carmine Sirianni (a sua volta condannato in “Oversize”).
Tra i protagonisti sarebbe Francesco Orazio Desiderato, di 50 anni, pregiudicato originario di Vibo Valentia e residente a Barlassina (Monza e Brianza) dove viveva ufficialmente in detenzione domiciliare, ritenuto referente della cosca e imparentato con la famiglia Mancuso. Un personaggio che, dalle intercettazioni, sarebbe stato capace di inserirsi in trattative per carichi dalla Spagna anche di 100 chili di cocaina e 400 di hashish per volta, e che aveva relazioni con altri esponenti di famiglia note come i Flachi e i Molluso. Tra i fermati anche Gabriele Turani, ultras dell’Inter vicino al gruppo «Old Fans» fondato da Renato Bosetti, già in cella per l’inchiesta Doppia Curva.
L’inchiesta ha svelato tra il 2021 e il 2023 l’esistenza di 4 bande di narcos internazionali. Sequestrati una tonnellata di hashish, oltre 200 chilogrammi di marijuana e 10 kg tra cocaina ed eroina e 2 pistole. In un filone dell’inchiesta gli investigatori delle squadre mobile di Lecco e Como hanno tracciato un traffico di droga dall’estero da una tonnellata al mese per rifornire le principali piazze di spaccio lombarde, calabresi e siciliane. Nei diversi filoni d’inchiesta sono stati ricostruiti traffici illeciti da Spagna, Belgio, Olanda e Perù, con anche l’arresto in flagranza, a Lima, di un cittadino peruviano in partenza per Milano, sorpreso mentre trasportava oltre 2 Kg di cocaina.
Il camionista fermato a Latina è considerato un partecipe dell’associazione per delinquere dedita allo spaccio. La droga del sodalizio, secondo la DDA meneghina, veniva “inscatolata” dagli uomini dell’associazione e disposta nei vari depositi, dopodiché si procedeva alla distribuzione e alla vendita, in alcuni casi non prima di aver spostato gli involucri contenenti la droga in altra base logistica, come ad esempio il cento polifunzionale di Monza, oppure caricandola sui mezzi, tra i quali quello guidato dal 55enne fermato a Latina che, intercettato dalle forze dell’ordine, era in viaggio dopo essere partito da Milano, destinazione il capoluogo pontino.
I membri del sodalizio comunicavano tra di loro anche tramite cripto telefoni collegati a piattaforme non intercettabili, usati per i contatti tra gli affiliati e tra questi e gli utenti. In uno dei capi d’imputazione, il 55enne viene accusato insieme ad altri di aver trasportato ingenti quantità di droga. In quattro distinte circostanze sarebbe stati trasportati 30 chili, 18 chili, 90 chili e 100 chili di hashish. Droga che sarebbe stata ceduta anche al 55enne da uno degli indagati: Agostino Romeo. In un caso, il camionista è accusato di aver trasportato 3 chili di cocaina.
Incensurato, insospettabile e risultante senza fissa dimora, l’uomo, che si trova nel carcere di Latina, è destinato ad essere trasferito dopo che il Gip di Latina avrà trasmesso per competenza gli atti ai colleghi di Milano.
L’operazione ha visto impegnati centinaia di operatori della Polizia di Stato e dell’Arma dei Carabinieri, con il coinvolgimento delle Squadre Mobili e dei Nuclei Investigativi di diverse province, il supporto della S.I.S.C.O. di Milano, dei Reparti Prevenzione Crimine e delle unità cinofile antidroga, nonché dei Gruppi Carabinieri di Milano, Rho e del Nucleo Cinofili di Casatenovo.