“CHE GENERE DI VIA? LA NOSTRA”, LA MOZIONE TERRACINESE PER L’8 MARZO

“Che Genere di via? La nostra!”, la mozione presentata per la giornata delle donne al Consiglio Comunale di Terracina.

Sai quante sono le piazze o le vie e gli spazi pubblici intitolati a donne nel nostro paese? Meno del 5%. Eppure, il contributo delle donne alla storia, alla cultura, alle arti, alle lotte di rivendicazione dei diritti e alla costruzione di modelli di società differenti sono emblematiche e ispiranti. E non è solo una questione di toponomastica.

Integrare politiche destinate alle pari opportunità ed alle tematiche di genere in ogni ambito della vita sociale, culturale e professionale è un’esigenza soprattutto sociale. Nel nostro paese, la visione dell’universo femminile, con le sue complessità e peculiarità, è ancora intriso di stereotipi e pregiudizi che in altre latitudini sono state superate da decenni.

“Ecco perché ho voluto aderire alla campagna per una Toponomastica femminile”, dichiara Gaia Pernarella, capigruppo di Sinistra Italiana al Consiglio Comunale di Terracina, “e ringrazio le colleghe Barbara Cerilli (consigliera di Progetto per Terracina) e la Capogruppo di Forza Italia Valentina Olleia oltre che ai capo gruppo di PD ed EV Pierpaolo Chiunera e Gabriele Subiaco per aver sottoscritto la mozione. Crediamo sia fondamentale valorizzare e trasmettere alle nuove generazioni la memoria di donne che hanno contribuito alla crescita della collettività, anche agendo sullo spazio fisico e simbolico che connota l’organizzazione urbana”.

La Convenzione sull’eliminazione di tutte le forme di discriminazione nei confronti delle donne, adottata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 18 dicembre 1979 e ratificata dallo Stato italiano nel 1985, prevede il superamento del mero riconoscimento del diritto delle donne a godere di un trattamento uguale rispetto all’uomo stabilendo in aggiunta un preciso obbligo in capo agli Stati ad adottare misure di tipo positivo che, in deroga al principio della parità formale, permettano di perseguirei in termini sostanziali l’obiettivo della parità di genere.

Anche per il 2025, in occasione dell’8 marzo, l’Associazione Nazionale Comuni Italiani (Anci) aderisce e promuove la campagna lanciata dall’Associazione Toponomastica femminile “8 marzo, tre donne, tre strade, che ogni anno rinnova la proposta ai Comuni di celebrare concretamente la Giornata della donna impegnandosi a dedicare le prossime tre aree di circolazione (automobilistica, pedonale, ciclabile) a tre figure femminili: una di rilevanza locale, una nazionale, una straniera, per riunire così le diverse anime del paese.

“Sarebbe importante – conclude la prima firmataria – che anche le altre consigliere e consiglieri di maggioranza aderiscano a questa iniziativa, ecco perché siamo fiduciosi nel loro voto favorevole in fase di discussione in un imminente Consiglio Comunale”.

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