L’ex Presidente del Centro Morbella Salvatore Centola impugna la delibera del nuovo cda. Il Tribunale rigetta
Il giudice del Tribunale civile di Latina, Concetta Serino, ha rigettato la richiesta di sospensione della delibera che, lo scorso 29 febbraio, ha di fatto estromesso Centola dalla carica di Presidente, nominando il nuovo consiglio di amministrazione dello storico centro commerciale di Latina “Morbella”.
Leggi anche:
CENTRO MORBELLA, I CONSORZIATI FANNO FUORI CENTOLA: VOTATI NUOVO CDA E PRESIDENTE
Secondo il Tribunale, che ha fissato nei prossimi mesi le udienze di merito, la richiesta di sospensione della delibere impugnate – una assembleare e l’altra del cda – non è fondata.
Second il Tribunale, non vi è, infatti, il cosiddetto requisito del periculum in mora, per cui non è necessario analizzare la sussistenza del fumus, “Occorre, infatti, evidenziare che nel caso di specie manca sia l’allegazione che la prova di un pregiudizio grave, elemento che deve essere pur sempre dimostrato dal ricorrente: questi è tenuto, infatti, – in ossequio al principio per cui grava su chi agisce in giudizio provare gli elementi della domanda – ad allegare ed a provare, anche se tramite indizi, l’esistenza del rischio che, nelle more del giudizio, si verifichi un evento dannoso connotato da gravità”.
Dunque, per il Tribunale di Latina, l’aver sostituito la Presidenza Centola non costituisce, almeno fino all’udienza di merito che stabilirà chi ha ragione tra l’ex leader e i consorziati, un pericolo per il cento commerciale che rimane legittimamente amministrato.
L’ex Presidente, sottolinea il Tribunale, “si è limitato ad affermare del tutto apoditticamente la sussistenza del periculum in mora generato dal pregiudizio irreparabile alla stabilità dell’organizzazione sociale ad onta della permanenza in carica di un organo di gestione nominato in maniera illegittima, che, nella futura governance, produrrebbe incertezza e instabilità tra i consociati e nei rapporti con i terzi, senza, però, indicare in che cosa lo stesso si sostanzierebbe”.
“Le affermazioni”, si legge nella pronuncia del Tribunale, sono “carenti di ogni prova in ordine alla dedotta instabilità e incertezza per effetto della mancata nomina e conferma,
non si verte, poi, in tema di bilancio e la delibera non è tale da incidere su aspetti economici e patrimoniali dei consorziati ovvero destinata a conservare i propri effetti sull’intera organizzazione sociale, in ragione delle susseguenti attività che verranno poste in essere in ipotesi della loro mancata sospensione”.
Si tratta, infatti, di una deliberazione di nomina / revoca degli organi amministrativi, “in ragione della loro conclamata “autoesecutività”, e “il Consorzio ha acquisito nuovi equilibri e riorganizzazione, per cui un’ulteriore sostituzione, nelle more del giudizio di merito, potrebbe determinare solo un pregiudizio alla compagine piuttosto che un vantaggio”.
Dunque, non vi è “alcun pregiudizio imminente e irreparabile”.
Intanto, il nuovo cda ha proceduto a nominare un nuovo studio legale, Bossoli, dopo che ad aprile erano stati revocati all’unanimità i mandati giudiziali e stragiudiziali ai due avvocati di Latina Gottaldi e Cozzolino.
Leggi anche:
CENTRO MORBELLA: SILURATO IL DIRETTORE DELL’ERA CENTOLA. VOTATA UNA DUE DILIGENCE