La Giunta Comunale di Formia fa causa all’ex dirigente Tiziana Livornese e alla consigliera comunale d’opposizione Paola Villa
I centri diurni a Formia hanno uno strascico grave, finendo a carte bollate. È la giunta del Sindaco Gianluca Taddeo, dopo l’infuriare delle polemiche, che vota una delibera che sicuramente farà discutere, dopo l’arena infuocata dovuta alla diffida smentita che sarebbe arrivata dalla Prefettura al Ministero.
Mentre il presidente del consiglio comunale Pasquale Cardillo Cupo continua la sua aspra critica contro il giornale che ha pubblicato una notizia successivamente smentita da una nota del sindaco Taddeo rispetto alla questione dell’agibilità democratica nell’assise cittadina, l’amministrazione dello stesso prima cittadino fa sul serio rispetto ai centri diurni e vota una delibera che dà mandato legale per fare causa all’ex dirigente Tiziana Livornese e alla consigliera comunale d’opposizione Paola Villa. Sicuramente un fatto pesante in quanto Villa, esponente di minoranza, viene attaccata con un atto ufficiale dell’amministrazione e non tramite una dialettica che, seppur aspra, deve rimanere nei confini della politica.
Ad ogni modo, la Giunta ha deciso che no, quelle di Villa su centri diurni sono state diffamazioni. Come si ricorderà lo scorso 30 dicembre arriva la lettera della dirigente comunale Tiziana Livornese – la quale dal 1 gennaio non lavora più al Comune di Formia – che senza troppi giri di parole afferma: i contributi ai centri diurni per disabili sono stati erogati legittimamente dietro totale rendicontazione. Inoltre, l’ex dirigente ritiene “assolutamente non conforme alla legge e tale da cagionare danno erariale, l’erogazione di contributi direttamente alle famiglie” deciso dal Sindaco Gianluca Taddeo e dalla sua segretaria Marina Saccoccia. Sarebbe stata proprio la segretaria generale del comune di Formia – spiegava Villa in una nota – a “correggere a penna la proposta licenziata all’unanimità dalla commissione servizi sociali”.
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In ragione della lettera della ex dirigente, la consigliera comunale d’opposizione, Paola Villa, chiede al primo cittadino, alla segretaria generale, al dirigente servizi sociali e al Presidente della Commissione Servizi Sociale la copia della documentazione che l’ex dirigente Livornese ha allegato alla sua lettera di fuoco.
Ora, la Giunta Taddeo, con una delibera votata lo scorso 13 febbraio (ma pubblicata solo oggi, 27 febbraio), intenta “ogni azione giudiziaria per ogni fattispecie innanzi ad ogni Autorità, a tutela della attività, dell’immagine, della credibilità e del decoro innanzitutto della Segretaria Generale, sia a tutela dell’intera Amministrazione comunale e dello stesso Comune di Formia, tutti gravemente lesi dalle palesemente infondate affermazioni, contraddette dagli atti e dai fatti, poste in essere innanzitutto dalla ex dirigente Livornese e dalla consigliera Paola Villa con le note di cui in narrativa, anche divulgate attraverso mezzi di stampa, testate giornalistiche e piattaforme social”.
La delibera autorizza “sin da ora la Segretaria Generale ed il Sindaco, ciascuno per quanto di competenza, alla presentazione e sottoscrizione di ogni atto necessario o opportuno alla tutela in ogni sede”. L’atto, inoltre, dà “mandato alla dirigente del settore affari legali di attivare le procedure finalizzate all’affidamento di apposito incarico di assistenza legale a penalista di elevata, comprovata e specifica professionalità in materia penale al fine di presentare denuncia-querela nei confronti di tutti i responsabili delle fattispecie in argomento, oltre che per eventuali aspetti di rilievo penale che dovessero essere rilevati in ordine alla pluriennale erogazione di contributi comunali ai due centri diurni privati”.
Secondo la Giunta Taddeo, con nota della ex dirigent, diffusa sulla stampa, e con nota della consigliera di opposizione Paola Villa, diffusa ed inoltrata ad Autorità varie, “sono state fatte affermazioni gravi e completamente prive di veridicità e attendibilità, non corrispondenti né agli atti né ai fatti, contraddittorie e di grave portata calunniosa e diffamatoria nei confronti della massima carica burocratica del Comune, quale è il Segretario Generale di fascia A Responsabile Anticorruzione del Comune di Formia, nonché Dirigente di elevata qualifica professionale del Ministero dell’Interno.
“La particolare gravità e lesività del comportamento della ex dipendente – si legge nella delibera – per le affermazioni non veritiere e non corrispondenti né nei fatti né negli atti, affermazioni riprese ed ulteriormente manipolate e distorte dalla consigliera comunale di opposizione Paola Villa che, senza alcuna minima preventiva verifica, ha addirittura denunciato alle autorità inesistenti e mai apportate “correzioni a penna”. Un verbale che “giammai” è stato “oggetto di correzione di alcun genere, oltre che debitamente firmato dal presidente della commissione e dalla funzionaria verbalizzante della seduta della commissione consiliare servizi sociali del 28.3.2024”.
“Ritenuto che le accuse mosse dalla ex dirigente Livornese e dalla consigliera Paola Villa, per la loro palese infondatezza e non veridicità, rappresentano una grave offesa oltre che nei confronti del Segretario Generale, anche all’immagine dell’ Amministrazione e dell’intero Comune di Formia sia per il rilievo istituzionale della figura colpita, sia perché lesive della stessa funzionaria comunale che ebbe ad assistere alla seduta di commissione del 28.3.2024 curandone direttamente la verbalizzazione, sia perché lesive del personale preposto ai servizi sociali comunali i quali curano in autonomia la redazione e l’istruttoria degli atti nonché detengono la custodia dei verbali”.
Un argomento spinoso, quello dei centri diurni. Basti pensare che proprio per essi è arrivata la cacciata dell’assessora di competenza, Rosa Nervino. Ora, invece, la querela a un ex dirigente e un esponente di opposizione.