Centri diurni, la lettera dell’ormai ex dirigente comunale Tiziana Livornese continua a far discutere. Chiesta una commissione dei Servizi Sociali per fare chiarezza
“Il 28 dicembre scorso, durante il consiglio comunale, – dichiara la consigliera comunale d’opposizione, Paola Villa (Un’Altra Città), che ha fatto esplicita richiesta di una commissione dei servizi sociali in maniera urgente – il sindaco di Formia Gianluca Taddeo e la segretaria generale Marina Saccoccia, hanno ipotizzato che i contributi ai centri diurni per disabili siano stati erogati con alcune “irregolarità” e da questo, che ne discende la decisione di chiudere i centri diurni. Lasciare una quindicina di famiglie nell’incertezza, nell’oblio, nella confusione, proprio durante le feste, proprio a Natale”.
“Abbiamo chiesto che l’amministrazione facesse chiarezza. Il 30 dicembre arriva la lettera della dirigente comunale Tiziana Livornese che senza troppi giri di parole afferma: i contributi ai centri diurni per disabili sono stati erogati legittimamente dietro totale rendicontazione; che “assolutamente non conforme alla legge e tale da cagionare danno erariale è l’erogazione di contributi direttamente alle famiglie” deciso dal sindaco e dalla sua segretaria. E che è stata proprio la segretaria generale del comune di Formia a “correggere a penna la proposta licenziata all’unanimità dalla commissione servizi sociali”.
“In sintesi – continua Villa – carta canta e si denuncia una serie di ingerenze, incongruenze, illeciti e assurdità che chiedono immediata ed esauriente chiarezza. Viene da chiedersi in prima battuta a chi interessava chiudere i centri diurni per disabili e oggi a chi interessa aprire e gestire un centro diurno per disabile “comunale”? Che fine hanno fatto i più di 100mila euro non erogati ai centri e neanche alle famiglie? Le feste sono finite, i disabili li avete lasciati al loro destino e questo va spiegato alla città. Vanno chiarite e definite quanto affermato dal sindaco di Formia in consiglio comunale, altrimenti definirle bugie non è irreale”.
“E senza offendere o giudicare, le risposte vanno date con chiarezza perché leggere l’ennesimo comunicato con giri di parole accompagnato dal solito panegirico all’operato di tale amministrazione, si incorre nella presa in giro ai cittadini e nella noia di una fantasmagorica perfezione che…non esiste. La domanda è chiara: perché avete tolto il contributo ai centri diurni per disabili?