PD: “La Sindaca dovrebbe rappresentare tutta la città, non può relegarsi in secondo piano.
Il Comune reciti un ruolo da protagonista”
“Come gruppo consiliare del Partito Democratico abbiamo deciso di non partecipare all’incontro convocato in Comune tra il senatore Calandrini e i capigruppo di maggioranza e opposizione. Questo a causa dell’assoluta irritualità dell’invito e delle modalità dell’incontro. La Sindaca e l’intera maggioranza ancora una volta subalterni, anche quando si parla del Centenario della nostra città. Alquanto paradossale. Crediamo che la forma, in politica in particolare, sia sempre sostanza. Cosa intende fare il Comune in questo percorso? Limitarsi a concedere spazi? La Sindaca dovrebbe rappresentare tutta la Città”.
Così il gruppo consiliare del Partito democratico spiega le ragioni della propria assenza alla riunione sul Centenario di Latina che si sarebbe dovuta tenere giovedì in Comune, ma che è stata poi annullata perché disertata da altre forze politiche, anche di maggioranza.
“L’abbiamo detto durante il Consiglio comunale che si è voluto tenere in teatro per la partecipazione di tutte le forze Parlamentari e di Governo, – sottolineano i consiglieri Valeria Campagna, Daniela Fiore e Leonardo Majocchi – siamo pronti a fare la nostra parte, come riteniamo vogliano fare le altre forze politiche, di maggioranza e opposizione. Non accettiamo protagonismi di sorta, visto che al centro delle celebrazioni ci deve essere la nostra città, nella sua interezza. Non lo accettiamo a maggior ragione se questi protagonismi vengono fatti in maniera sgrammaticata, con inviti tramite whatsapp, con spazi comunali concessi non si sa a quale titolo, in cui il Comune e l’amministrazione ci risultano essere assenti in ogni ordine e grado”.
“La regia del percorso che ci apprestiamo a compiere da qui alle celebrazioni del 2032 non può essere affidata a un partito, qualunque esso sia. È il Comune a dover guidare questo processo, così importante per il futuro della nostra città, d’accordo con altri enti come il Ministero della Cultura, che sarà poi l’attore principale della Fondazione. L’Ente – concludono i consiglieri – non solo appare subalterno ad alcune forze di maggioranza che tentano di monopolizzare un tema a scapito del coinvolgimento di cui si dicono promotori, a parole più che nei fatti, ma addirittura sembra non lavorare a una programmazione che possa aiutare il territorio affinché questa del Centenario diventi una grande occasione di crescita e non solo uno spreco di denaro pubblico”.