“C’è ancora bisogno del progetto Mediazione Sociale”: la richiesta delle Associazioni riunite nel presidio di Latina Scalo
“Siamo molto preoccupati e ci chiediamo cosa ne sarà del progetto Mediazione Sociale Latina che ha gettato le basi di una proficua collaborazione tra cittadini e istituzioni su temi importanti per la crescita e il miglioramento della nostra comunità. Il progetto dovrebbe infatti terminare il 14 dicembre prossimo ma sappiamo che c’era e c’è la disponibilità e la possibilità da parte del Comune di consentire alla cooperativa il Quadrifoglio di portarlo avanti almeno fino alla fine dell’anno scolastico in corso (giugno 2024).
Il Progetto promosso dal Comune di Latina, implementato dalla cooperativa Il Quadrifoglio e finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri nell’ambito del programma straordinario di intervento per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie delle città metropolitane e dei comuni capoluoghi di provincia, ha lo scopo di stimolare la partecipazione dei cittadini nei processi propositivi di idee, di raccogliere ed elaborare necessità dei territori, di valorizzare le risorse locali e associative con percorsi di collaborazione dal basso con le istituzioni.
Abbiamo iniziato la collaborazione con il team di Mediazione perché volevamo avviare un processo di quartiere che ci aiutasse a mettere a fuoco degli obiettivi di comunità e al contempo rafforzare la comunità per perseguirli. Un anno di tempo era la stima verosimile per accrescere il gruppo e adottare un metodo di lavoro collaborativo, che ci aiutasse a superare la fine del progetto previsto per l’estate e proseguire in maniera autonoma. I processi sbocciati sono in un momento delicato per vedersi sottratte delle risorse impegnate nella mediazione tra associazioni territorio e amministrazione. Abbiamo creduto nel progetto e lo abbiamo dimostrato investendo tempo, idee e mettendoci tanta buona volontà, grazie alla partecipazione attiva ai processi di cambiamento messi in campo insieme a Mediazione Sociale.
Le attività messe in campo, alle quali i soggetti promotori di questo comunicato hanno partecipato attivamente, hanno permesso di stimolare tanti cittadini a lavorare insieme allo scopo di migliorare il territorio in cui vivono, accrescendo allo stesso tempo quel senso di appartenenza e di inclusione indispensabile per ridurre i conflitti e al tempo stesso aumentare la coesione sociale.
I processi attivati dagli operatori di Mediazione Sociale dopo un lungo e paziente lavoro di rete e di animazione territoriale, nell’ambito della cura del verde (gruppo Green Mood a Latina scalo), nella cura della comunità (gruppo dei partecipanti al corso di formazione sulla gestione alternativa dei conflitti nei tre territori di intervento, gruppo comunità educante, progetti di service learning e laboratori nella scuola De Amicis nel quartiere Nicolosi e nella scuola Vito Fabiano a Borgo Sabotino), nello sport (associazioni SportyParty nel quartiere Nicolosi) e nell’arte (gruppo art in community nel quartiere Nicolosi e a Latina Scalo) necessitano di essere ancora guidati e rafforzati per portare a proposte concrete di cambiamento.
Mediazione Sociale è stato anche il progetto che alla chiusura della casa di quartiere di Borgo Sabotino ha risposto offrendosi di trovare un’altra sede all’importante attività di doposcuola gratuito svolto da AIFO in collaborazione con altre associazioni. A questo scopo ha lavorato pazientemente sulla costruzione di relazioni tra istituzioni scolastiche e associazioni portando alla firma di due protocolli per consentire ai bambini che sono in situazioni di marginalità e in condizioni socio-economiche difficili di poter avere riconosciuto e garantito il diritto al doposcuola che oltre a garantire le pari opportunità per questi bambini accompagnandoli nello svolgimento dei compiti, offre loro l’occasione di poter imparare giocando in un luogo protetto, di poter usufruire di laboratori sportivi, artistici, di cura del verde, di gestione delle emozioni che contribuiranno a formare le loro coscienze, i loro valori, facendo loro conoscere la bellezza.
Cosa ne sarà ora di questi percorsi? Vorremmo un incontro e una risposta dell’Amministrazione per capire cosa farà per evitare l’abbandono di questi germogli faticosamente coltivati e come voglia portare avanti questa importante esperienza per la nostra città.
Il progetto Mediazione Sociale, attraverso il lavoro dei suoi operatori, ci ha ascoltato e supportato nel rapporto con l’Amministrazione e guidato nella definizione di proposte concrete di cambiamento per migliorare i nostri quartieri, dimostrando di essere interessato al bene della comunità, alla riduzione della conflittualità, al rafforzamento della coesione sociale. C’è ancora molto lavoro da fare per cercare di trovare, insieme ai cittadini, modalità di dialogo che vadano oltre le differenze e si concentrino invece sul lavoro comune per il bene del territorio. Il territorio dovrebbe dare la possibilità al progetto di continuare e di poter supportare TUTTE le cittadine e TUTTI i cittadini in questo percorso.
Al termine di un laboratorio sulla gestione delle emozioni organizzato da Mediazione nella scuola De Amicis, una bambina ha detto “questa scuola mi piace proprio”. Ecco crediamo che questo sia il miglior modo per spiegare il lavoro fatto da Mediazione Sociale che ringraziamo e ci auguriamo che il Comune, nella parte politica e amministrativa, si renda conto dell’importanza e della continua necessità delle attività di mediazione e accompagnamento che il progetto sta svolgendo per la nostra comunità”.
Lo scrive in una nota il presidio di Latina Scalo – CAMP (Coordinamento Associazione Movimenti Pontini), AIFO Borgo Sabotino, Urban Center, Coordinamento ViaLibera e Istituto Bahà’i di formazione e sviluppo comunitario di Latina.