CAVA DI APRILIA: VIA LIBERA ALL’AMPLIAMENTO DEL SITO INDIVIDUATO COME DISCARICA

Cava ad Aprilia: uno dei tre siti individuati dal Commissario straordinario come papabile per la discarica provinciale ottiene il via libera alla valutazione d’impatto ambientale

A rilevare l’avvenuta pronuncia della Regione Lazio è il tecnico e ambientalista Giorgio Libralato che, sul suo blog, dà notizia della Via (valutazione d’impatto ambientale) all’ampliamento della cava di Stradaioli ad Aprilia. In realtà si tratta dell’ampliamento della cava della società Stradaioli ad Aprilia che confina con il lotto individuato dal Commissario regionale per i rifiuti Illuminato Bonsignore.

Con il parere dell’Arpa Lazio, quello favorevole del comune di Aprilia, della provincia di Latina, della Soprintendenza – scrive Libralato – arriva Pronuncia di Valutazione di Impatto Ambientale sul progetto di “Ampliamento, coltivazione e recupero della cava di pozzolana denominata Riserva Nuova”, nel Comune di Aprilia, in località “Riserva Nuova.

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L’intervento proposto dalla Società Stradaioli srl consiste, quindi, nell’ampliamento di una cava di pozzolana ubicata nel Comune di Aprilia, in località “Riserva Nuova”. L’area proposta per l’ampliamento è ubicata circa 500 metri a sud della cava madre, su terreni che sono nella disponibilità della Società Stradaioli srl. Sia l’area di cava attuale che l’ampliamento previsto, secondo la valutazione d’impatto ambientale, non interferiscono con beni paesaggistici vincolati e i vincoli più prossimi all’area di ampliamento sono rappresentati da lembi di aree boscate adiacenti al limite meridionale della cava, rispetto alle quali l’attività estrattiva dovrà evitare qualsiasi tipo di interferenza.

La Regione Lazio ritiene che possa essere espressa pronuncia di compatibilità ambientale positiva alle seguenti condizioni: il progetto sia attuato secondo quanto previsto negli elaborati di progetto presentati, elencati nelle premesse e nel rispetto delle prescrizioni contenute nei pareri acquisiti; tenuto conto della destinazione urbanistica dell’area di intervento (Zona E agricola), come previsto nel progetto le terre e rocce da scavo in ingresso dovranno rispettare i limiti delle concentrazioni soglia di contaminazioni.

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