CAUSA PERSA CON CDP PER IL MUTUO A LATINA AMBIENTE, IL DEBITO DEL COMUNE SALE A OLTRE 900MILA EURO

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Mazzata da quasi 800mila euro per il Comune di Latina che perde la causa civile con la Cassa Depositi e Prestiti. Ora arriva un surplus di oltre 100mila euro

A dicembre scorso, il Commissario prefettizio, Carmine Valente, con i poteri del Consiglio Comunale, aveva dovuto riconoscere un debito fuori bilancio da quasi 800mila euro in ordine a una causa civile che ha visto soccombere l’Ente di Piazza del Popolo.

Nel processo civile, la soccombenza anche in primo grado determinava l’immediata esecutività. Per tale ragione, il Commissario Valente aveva dovuto disporre la delibera con cui riconoscere il debito fuori bilancio derivante dalla sentenza n. 480/2022 del 9 marzo 2022.

Il Giudice della I Sezione Civile del Tribunale di Latina, Concetta Serino, aveva, infatti, accolto “la domanda proposta da Cassa Depositi e Prestiti, condannando il Comune di Latina al pagamento della somma di 762.325,62 euro oltreché a interessi legali. Una somma derivante da un mutuo corrisposto da Cassa Depositi e Prestiti verso il Comune per Latina Ambiente e mai completamente pagato dall’ente di Piazza del Popolo. Da qui la causa e la sconfitta in Tribunale: come noto, infatti, fino al suo fallimento, la società Latina Ambiente Spa, che si occupava della gestione del servizio d’igiene urbana nel capoluogo, era detenuta al 51% dal Comune di Latina.

L’ente di Piazza del Popolo, in persona del Sindaco, è stato condannato anche al pagamento, in favore di Cassa Depositi e Prestiti, delle spese di giudizio di 4.300 euro per la fase di studio, di 2.800 per la fase introduttiva, 8.000 euro per la fase istruttoria e 7.600 euro per la fase decisoria oltreché ad altre spese generali.

Ai fini dei calcoli delle somme dovute, il Servizio Ambiente ha provveduto a comunicare a Cassa Depositi e Prestiti, a seguito di intercorsa corrispondenza in merito ad una possibile rimessione degli interessi legali dalla domanda al saldo, che non ritiene condivisibile la richiesta avanzata dalla medesima in merito agi interessi calcolati per un ammontare di 117.293 euro, mentre si ritengono dovuti gli interessi legali “dalla domanda al saldo”, calcolati nella misura di 10.338 euro.

Alla fine, il Dirigente del Servizio Ambiente ha dovuto liquidare in favore di Società Cassa Depositi e Prestiti l’importo complessivo di 799.813 euro.

Lo scorso 1 marzo 2023, però, al Comune è prevenuta una nota da parte di Cassa Depositi e Prestiti con la quale la società ha precisato che l’importo complessivo dovuto, oltre ai quasi 800mila euro, richiede un surplus di 126.423 euro.

Ecco perché, il commissario Valente, con i poteri del consiglio comunale, ha riconosciuto l’ulteriore debito fuori bilancio che porta l’ammontare complessivo della soccombenza a oltre 900mila euro. Una causa che per il Comune è costata cara, carissima.

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