Il Partito Democratico di Castelforte dice no all’accostamento “cencelliano” tra Giulio Andreotti e Pietro Ingrao
“Due momenti del Comune di Castelforte, due eventi che sembrano simili ma sono asimmetricamente opposti. Dove: Castelforte. Quando: 6 dicembre 2022. Evento: Intitolazione di una piazza a Giulio Andreotti Dove: Castelforte. Quando: 21 marzo 2023. Evento: Intitolazione della Pineta di Rio Grande a Pietro Ingrao
Se si facesse un’analisi, evidentemente poco attenta, ed anche populista ,si potrebbe pensare che questa amministrazione abbia intitolato una piazza ed una pineta a due famosi politici della prima Repubblica. Iniziative, in apparenza, anche lodevoli . Però purtroppo la realtà è diversa, la storia è diversa, i valori sono diversi.
Due personaggi totalmente all’opposto: uno prescritto (e non assolto), Andreotti, per il reato di concorso esterno in partecipazione ad associazione a delinquere di stampo mafioso: nonostante la prescrizione, la sentenza della Cassazione riconosce la colpevolezza dell’imputato, almeno fino alla primavera del 1980.
Quindi, a voler essere gentili, sicuramente un personaggio che ha prestato la sua “concreta collaborazione” – questa la testuale espressione della Corte di Cassazione, II sez., nella sentenza n. 49691/2004 (consultabile al sito www.archivioantimafia.org)- nei confronti di rilevanti esponenti di Cosa Nostra. Per noi questo è insuperabile, mentre per altri sembra di no.
Dall’altra parte Pietro Ingrao, un uomo, un politico, un partigiano, un comunista di alto spessore morale e umano. Il compagno Ingrao è stato uno dei padri costituenti della nostra nazione, un intellettuale, dedito al partito e alla crescita culturale della nostra nazione.
Il primo comunista presidente della Camera ed anche un uomo della nostra terra. Per il circolo del PD di Castelforte è sicuramente una scelta giusta e dovuta ma purtroppo, come sempre, una scelta non condivisa e unilaterale, dalla quale ci sentiamo esclusi.
Se fossimo stati coinvolti avremmo sicuramente condiviso tale decisione, in quanto Pietro Ingrao merita questi riconoscimenti ed altro per quello che ha rappresentato per noi e per la nostra nazione.
C’è più di un sospetto che questa decisione unilaterale nasconda il goffo tentativo di accostare due personaggi totalmente diversi. È impensabile associare Ingrao ad Andreotti Sicuramente un’idea partorita da questa maggioranza che denota una cultura di “cencelliana memoria” come se i valori e la politica potessero essere messi sul piatto delle trattative. Prendiamo le distanze da questo atteggiamento e da questo modo di fare e quindi non parteciperemo a tale cerimonia.
Sicuramente avremmo gioito e gioiremo per questa piazza intitolata a Pietro Ingrao ma, anche per il rispetto che merita Ingrao, non parteciperemo a tale evento. Siamo sicuri che lui approverebbe ed avrebbe avuto la stessa reazione, contrastando con tutta la sua forza questo modo di amministrare.
In questo momento non entriamo nel merito della proprietà del comune su questo limbo di terra ma, sicuramente approfondiremo successivamente”.
Così, in una nota, i consiglieri comunali d’opposizione Giancarlo Cardillo e Giuseppe Rosato, oltreché al segretario locale Ferdinando Orlandi e al portavoce locale giovani democratici Antonio Santamaria.