Polemica tra il sindacato Uiltucs e il Direttore Generale dell’Azienda speciale “Terracina”. L’intervento dell’ex consigliere comunale Vittorio Marzullo
Da sempre attento alle vicende attorno all’azienda speciale di Terracina e promotore, in qualità di membro dell’associazione “Antonino Caponnetto”, della denuncia che ha portato al procedimento contabile in Corte dei Conti, da cui è derivata la condanna dell’attuale Direttore Generale Carla Amici, l’ex consigliere comunale Vittorio Marzullo interviene sull’ultimo episodio che ha riguardato la medesima azienda.
Il sindacato Uiltucs ha denunciato l’irregolarità nelle buste paga dei dipendenti dell’azienda e l’assenza della manager dagli incontri in Prefettura, a cui è seguita la risposta del Direttore Generale Carla Amici che ha parlato di strumentalizzazioni.
“Ho seguito distrattamente la polemica tra la Uiltucs e la direttrice dell’Azienda speciale Terracina, relativamente al rispetto del contratto nazionale – scrive in una nota Vittorio Marzullo -. Da ex membro della commissione servizi sociali non sono mai riuscito a capire quale Ccnl veniva applicato in azienda poiché ogni volta che lo chiedevamo – problemi di applicazione ve ne erano già allora, 2011/2015 – la dottoressa rispondeva che aveva fatto una contrattazione aziendale ma di questa non se ne è mai riuscita ad averne copia”.
“Oggi apprendo che applica il contratto del pubblico impiego, evviva, finalmente sappiamo di cosa parliamo, ed in proposito mi sorge una domanda. Il contratto del pubblico impiego prevede che nelle giornate in cui i dipendenti pubblici fanno il rientro pomeridiano, sono almeno due giorni a settimana, a questi spetta il buono pasto di importo superiore ai cinque euro. Perché i dipendenti dell’azienda speciale Terracina il buono pasto in occasione dei rientri pomeridiani non è mai stato dato?”.
“Conoscendo il metodo Amici, quando ha la ragione dalla sua parte non perde occasione per sbattertelo in faccia davanti a tutti e farti fare figuracce. Il fatto che non si presenta agli incontri in sede istituzionale, una che dirige un’istituzione, la dice lunga da quale parte sta la ragione. Sindaco ed assessore non hanno nulla da dire e da fare per verificare se i dipendenti dell’azienda speciale, detta anche assumificio, percepiscono oppure no lo stesso trattamento dei dipendenti comunali visto che la direttrice dice di applicare lo stesso contratto nazionale?”.