CASO MAIOLO, IL COMUNE FORMIANO SCEGLIE IL LEGALE DI CUSANI PER QUERELARE I GIORNALISTI

Giuseppe Maiolo
Giuseppe Maiolo

L’amministrazione Taddeo individua l’avvocato che querelerà giornali e giornalisti che hanno scritto della vicenda di Giuseppe Maiolo, morto in un incidente stradale lo scorso 6 marzo

Non solo una delibera in stile “Cusani”, nel senso di Armando Cusani, sindaco di Sperlonga, ma, ora, a Formia, il Comune sceglie anche uno degli avvocati storici del primo cittadino sperlongano per querelare giornalisti, siti e testate che hanno scritto della vicenda che ha riguardato il 17enne formiano Giuseppe Maiolo, morto a marzo in un tragico incidente stradale.

È quanto si legge nella determina predisposta dal settore Affari Legali del Comune di Formia che, lo scorso 6 giugno, ha indicato nell’avvocato Luigi Panella, che difende, tra le altre cose, Cusani nel processo cosiddetto “Tiberio”, come colui che dovrà procedere a querelare i giornalisti.

Sarà un caso, ma è piuttosto curioso. Il legale otterrà l’importo complessivo di 5.200 euro. Lo scorso maggio, la Giunta Taddeo deliberò, infatti, di querelare quattro testate giornalistiche e i giornalisti che hanno scritto della vicenda Maiolo: si tratta di Temporeale, LatinaToday, Il Messaggero e Latina Oggi.

Una delibera che ricordava quella che emanò la giunta municipale di Sperlonga, guidata dal sindaco Armando Cusani, il quale, nella primavera del 2019, all’indomani degli articoli pubblicati in merito al piano integrato della città e alle infiltrazioni camorristiche delineate in una corposa informativa dei Carabinieri inviata alla Direzione Distrettuale Antimafia di Roma, decise di querelare tutti i siti e i giornali, compresi i giornalisti, che avevano dato conto di una situazione abnorme e inquietante.

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L’indignazione della Giunta Taddeo, invece, si origina dall’incidente mortale del ragazzino di 17 anni, tragicamente scomparso in sella al suo scooter. L’incidente è avvenuto lo scorso 6 marzo sulla superstrada 630 Formia-Cassino, nei pressi dello svincolo Formia Garigliano, in località Santa Croce.

Il giovane fu colpito violentemente da un camion che proveniva da Penitro, guidato da un 35enne di Spigno Saturnia. Il camionista si sarebbe immesso sulla superstrada senza accorgersi dello scooter che viaggiava davanti a lui. Ecco perché, una volta sulla superstrada, il giovane è stato travolto dal camionista che viaggiava nella stessa direzione del giovane. Uno scontro violentissimo avvenuto quando il camion, per girare a destra, si è spostato al centro della carreggiata, nel momento in cui sopraggiungeva il 17enne Maiolo. Purtroppo la gravità delle ferite ha fatto sì che fosse necessario il trasporto in eliambulanza dapprima presso un Ospedale di Roma; successivamente, visto l’aggravarsi in volo del suo quadro clinico, il ragazzo è stato trasportato presso il nosocomio  di Latina dove, poco dopo il ricovero, è deceduto. 

Dopo l’incidente, la Procura di Cassino ha aperto le indagini per accertare responsabilità e dinamica del sinistro. Il giovane studiava all’Istituto tecnico per geometri ed era affidato alla tutela del Sindaco di Formia, Gianluca Taddeo, in quanto il Tribunale dei Minori aveva sospeso la potestà genitoriale alla madre e al padre. Seppur in momento tragico, la domanda sul perché il giovane, a 17 anni, si trovasse in giro col motorino (l’incidente è avvenuto poco prima di mezzogiorno) invece che a scuola, non poteva che essere posta al Comune e ai servizi sociali dell’Ente. Risulta, infatti, che il giovane, che aveva problemi con la legge, non era iscritto a scuola e la responsabilità sarebbe stata dell’ente comunale. Eppure i legittimi approfondimenti dell’informazione locale sono suonati agli occhi dell’amministrazione di centrodestra formiana un danno d’immagine tanto da porre in essere querele il cui destino, al netto di improbabili decisioni, è quello di essere archiviate. Dopo, però, aver fatto spendere oltre 5mila alla comunità.

Secondo l’amministrazione formiana, come si legge nella delibera del 16 maggio, “tali articoli, diffusi a mezzo stampa e/o tramite “social” ledono e offendono l’onorabilità, il decoro, l’immagine e l’operato del Comune di Formia, dei suoi amministratori e dipendenti”.

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L’amministrazione ipotizza anche il capo d’imputazione: diffamazione aggravata poiché negli articoli si alluderebbe che la medesima “possa essere stata incurante rispetto alle delicate problematiche connesse al tema del disagio giovanile, tematiche queste invero poste al centro degli indirizzi programmatici dell’attuale Amministrazione”.

È sempre la consigliera comunale d’opposizione ed ex sindaca di Formia, Paola Villa a esprimere la sua indignazione per una querela nata da una tragedia che ha coinvolto un giovane e meriterebbe un minimo di sommesso silenzio. “L’amministrazione Taddeo-Cardillo Cupo, va avanti e dopo la delibera di giunta ecco la determina con impegno di spendere 5200 euro di soldi pubblici per pagare un avvocato che “dovrebbe difendere” l’onorabilità di sindaco e giunta. Soldi pubblici per querelare giornalisti, blogger, giornali e chiunque ha espresso un pensiero, un commento dopo la morte del giovanissimo Giuseppe Maiolo, abbandonato dalle istituzioni, da tutte le istituzioni. È vergognoso! Un vero atto intimidatorio, un atto della peggior specie!

Continuano a voler mettere il bavaglio a tutti, con gesti come questo e si arriva ad asserire nella determina del dirigente addirittura “la volontà di costituirsi parte civile”! Sindaco e giunta costituitevi come parte civile nei processi in cui si arrestano gente che spaccia, anzi dite al vostro presidente del consiglio che quantomeno è inopportuno difendere spacciatori e camorristi quando si ricoprono ruoli pubblici!

Costituitevi parte civile nei processi seri che danneggiano questa nostra città, come quelli legati alla sparatoria dell’autosalone di Formia, dove Gustavo Bardellino è stato ferito, oppure nei processi dove si inquina il nostro mare, come quello sui retini o sui filtrini dispersi dai depuratori di Acqualatina…insomma finitela di usare i nostri soldi, gli avvocati pagateveli con i vostri soldi, per difendere la vostra cosiddetta credibilità, quella che con la storia assurda di Peppe avete perso per sempre! Irrimediabilmente”.

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