CASO LIBRALATO, I CONSIGLIERI DI MINORANZA DI CISTERNA CHIEDONO INCONTRO AL PREFETTO

Cisterna Ambiente, i consiglieri comunali d’opposizione scrivono al Prefetto sul caso Libralato

I consiglieri comunali d’opposizione Federica Felicetti, Gino Cece e Simonetta Antenucci chiedono di far luce sul caso della revoca da Presidente dell’azienda speciale Cisterna indirizzata a Giorgio Libralato da parte del sindaco di Cisterna, Valentino Mantini.

I consiglieri chiedono un incontro urgente al Prefetto di Latina per “alcuni fatti che a nostro modesto avviso risultano essere molto gravi, avvenuti presso il Comune di Cisterna di Latina, dove ricopriamo la carica di Consiglieri Comunali di minoranza”.

“In data 27 novembre 2023 con prot. n. 68295 – spiegano i tre esponenti di minoranza – veniva notificato a Libralato il preavviso di revoca  dell’incarico conferito con decreto sindacale n.22 del 07/09/2022. In data 12 dicembre è stata emessa una nota integrativa all’atto di recesso dal contratto con prot. n. 71799 del 13/12/2023 firmata dal Geom. Libralato, Presidente della Società partecipata al 100% dal Comune “Cisterna Ambiente” che gestisce il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti urbani, indirizzata a tutti i componenti della Giunta e del Consiglio Comunale. 

Questa nota, ricadendo nelle competenze del Consiglio, se non altro come organo di controllo, avrebbe dovuto essere inviata per opportuna conoscenza dal Segretario Comunale, dott.ssa Graziella Cannizzaro, all’attenzione di tutti i consiglieri ma così non è stato.  In data 18 dicembre lo stesso Geom. Libralato ha inviato via PEC una memoria, indirizzata a tutti i Consiglieri, in cui chiede di annullare in autotutela il provvedimento di recesso, lamentando una violazione dei suoi diritti e informandoci della sua volontà, in caso di mancata revoca del provvedimento in autotutela, di adire le vie legali.

Questa comunicazione ai firmatari del presente documento non è arrivata via Pec, ma solo alla conoscenza di alcuni esponenti di minoranza in via ufficiosa ed informale”. 

Cece, Felicetti e Antenucci “si sono recati a nome dell’intera componente di minoranza proprio in ordine all’obbligo di collaborazione e buon andamento della PA, presso l’ufficio della Segretaria Generale a richiedere copia degli atti a loro indirizzati ma non ricevuti. La stessa Segretaria generale rispondeva che non è di sua competenza inviare gli stessi agli scriventi. A nulla è valso lo spirito di collaborazione di suddetti Consiglieri per ovviare alla mancata ricezione di un così importante atto; pertanto, solo dopo aver sollecitato ripetutamente e con fermezza l’invio delle copie su indicate, abbiamo ottenuto quanto richiesto seppur per il tramite della Segreteria del Sindaco e non dalla Segreteria Generale”.

I consiglieri, oltreché a chiedere un incontro dal Prefetto Maurizio Falco, sollecitano anche un parere formale agli uffici competenti dell’ANAC, l’autorità anti-corruzione chiamata a dirimere la questione sollevata dai tre esponenti.

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