Nel libro “Storie Nascoste di Latina”* presentato il 19 luglio scorso si parla, tra l’altro, del caso Galardo e della soffiata di Zaccheo. Una vicenda che offre una chiave di lettura anche per capire il presente e che è stato oggetto di approfondimento anche su Latina Tu
È importante, per comprendere quando verrà raccontato di seguito, tornare sulla vicenda risalente al dicembre 2008/gennaio 2009 per la quale il vicesindaco Galardo fu indagato per concussione e Zaccheo, ora nuovamente candidato a sindaco da parte del centrodestra, fu indagato per favoreggiamento.
Ascoltiamo nell’audio contenuto nell’articolo di cui al seguente link cosa scrissero all’epoca i Carabinieri di Latina.
“STORIE NASCOSTE DI LATINA”, IL NUOVO LIBRO DI ANDREA STABILE. PRIMA ANTICIPAZIONE
Il 16 gennaio 2009 Zaccheo venne iscritto nel registro degli indagati dal P.M. Dott.ssa Luigia Spinelli. Ascoltiamo nell’audio contenuto nell’articolo di cui al seguente link cosa scrisse all’epoca il magistrato.
“STORIE NASCOSTE DI LATINA” E DOCUMENTI INEDITI. SECONDA ANTICIPAZIONE DEL LIBRO DI ANDREA STABILE
ALTRE CARTE GIUDIZIARIE
Successivamente alla pubblicazione del libro, siamo venuti in possesso di altre carte giudiziarie riguardanti il caso Galardo/Zaccheo.
Siamo ora in grado di svelare il nome del Carabiniere del ROS che, secondo i rapporti del Comando Provinciale dei Carabinieri di Latina, ha fatto la soffiata a Zaccheo, il quale, a sua volta, ha fatto la soffiata al suo vicesindaco Galardo.
Si tratta di Angelo Di Nicuolo, cognato di Pasquale Maietta.
Riportiamo un estratto del rapporto del reparto operativo dei Carabinieri di Latina, comandato dall’allora capitano Luigi Spadari.
“Al fine di individuare l’operatore del R.O.S. di Roma – si legge da un estratto del rapporto del reparto operativo dei Carabinieri di Latina, comandato dall’allora capitano Luigi Spadari – che, dalle risultanze di intercettazione, avrebbe rivelato a Vincenzo ZACCHEO notizie riguardanti le indagini in corso, è stata approfondita una notizia riferita…omissis…”
“Il predetto Maresciallo ha in sostanza riferito che un militare in forza al R.O.S., l’Appuntato DI NICUOLO Angelo…omissis… si disse a conoscenza dell’indagine di cui al procedimento in oggetto ed in particolare riguardante il vicesindaco di Latina, Maurizio GALARDO“.
“Il DI NICUOLO specificò che egli, in un primo momento, avrebbe dovuto far parte della squadra che aveva fornito supporto a questo Nucleo in occasione della duplicazione di chiavi per l’installazione di apparati per l’intercettazione ambientale presso gli uffici del Teatro Comunale, non facendo riferimento alcuno all’altro obiettivo di intercettazioni ambientali e di pertinenza del medesimo vicesindaco”.
Tale particolare assume rilievo in riferimento al fatto che, dalle risultanze delle intercettazioni effettuate, anche gli indagati, quando hanno palesato la conoscenza di attività tecniche d’indagine nei loro confronti, riferendosi all’installazione di cimici, hanno sempre e solo indicato l’ufficio di Maurizio GALARDO presso il teatro, senza mai neppure sospettare che fosse attenzionato anche lo studio medico.”
Il lavoro del reparto operativo dei Carabinieri di Latina è corposo e capillare.
“Sono stati effettuati altresì controlli sulle intercettazioni registrate tra il giorno 8 ed il 14 gennaio 2009, periodo intercorrente tra l’incontro del Maresciallo con il DI NICUOLO e la registrazione ambientale nella quale gli indagati rivelano chiaramente di essere a conoscenza di notizie relative all’indagine.
Tale controllo, effettuato tramite il riascolto di tutte le intercettazioni, ha permesso di rilevare un particolare che in un primo momento era sfuggito perché ritenuto di non interesse investigativo.
Nella telefonata intercettata 1’8 gennaio, alle ore 13.16, (stesso giorno in cui il DI NICUOLO è stato visto presso il Tribunale di Latina) diretta da Vincenzo ZACCHEO a Maurizio GALARDO, si ode per pochi secondi all’inizio una voce, in fonia, prima che Galardo rispondesse, che, dall’attento ascolto risulta assai simile a quella del DI NICUOLO, tanto che potrebbe essere la sua.”
L’importantissima indagine, per una serie di vicende sconcertanti e inquietanti che vengono narrate nel libro “Storie Nascoste di Latina”, è di fatto andata a finire in un binario morto.
Per completezza si segnala che dalle carte giudiziarie di cui siamo recentemente entrati in possesso risulta anche che Angelo Di Nicuolo voleva farsi trasferire al Comando Provinciale di Latina, e che aveva interessato della questione un noto personaggio politico di Latina.
ZACCHEO E IL SILENZIO SU MAIETTA: LA CITTÀ VUOLE RISPOSTE
Come si sa l’ingresso in politica di Pasquale Maietta, cognato del carabiniere ritenuto infedele secondo l’ipotesi investigativa, si deve a Vincenzo Zaccheo, che lo candida nella lista di Alleanza Nazionale per le elezioni comunali 2007 in cui concorreva come sindaco. In merito Zaccheo ha sempre detto che all’epoca Maietta era pulito, sorvolando sul dato di fatto incontestabile delle già allora note frequentazioni di Maietta con Costantino Di Silvio detto Cha Cha.
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Ora, vista anche la sua candidatura a sindaco di Latina per il centrodestra, Zaccheo dovrebbe spiegare alla città il suo silenzio su tutte le vicende giudiziarie che negli anni successivi hanno coinvolto Maietta, attualmente imputato in due processi per reati molto gravi:
Processo Olimpia (irregolare gestione degli appalti e dei fondi del Comune di Latina, più i favori al Latina Calcio); Processo Arpalo: Maietta è ritenuto il vertice di un’associazione a delinquere finalizzata al riciclaggio aggravato, al trasferimento fraudolento di valori, alla bancarotta fraudolenta e a reati tributari e societari.
Una spiegazione che dovrebbe dare anche in considerazione dell’ipotesi investigativa formulata dai Carabinieri di Latina, secondo cui chi ha fatto la soffiata a Zaccheo in ordine alle indagini su Galardo sarebbe proprio il cognato di Maietta.
Se la vicenda penale si è conclusa (attraverso vicende sconcertanti e inquietanti), in qualche modo bene per Zaccheo, una volta che quest’ultimo si ricandida come sindaco deve avere l’obbligo morale e politico di dare conto del proprio operato in merito alla vicenda della concussione di Galardo (anche lui dato per candidato alle prossime amministrative di Latina nella coalizione di centrodestra). Non le deve a un sito d’informazione o a un libro, ma alla città intera.
Perché ha danneggiato l’indagine dei Carabinieri di Latina spifferando tutto al suo vicesindaco?
Chi è stato il suo informatore?
È stato veramente il cognato di Maietta?
È per questo, o anche per questo, che Maietta è per lui un argomento tabù?
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