CASO BUCCI, VILLA SUL SINDACO DI FORMIA: “INTIMIDAZIONI GRAVI CONTRO L’OPPOSIZIONE”

Paola Villa

Caso Bucci a Formia, le dichiarazioni di Teddeo provocano la reazione del consigliere comunale d’opposizione Paola Villa (Un’Altra città e Movimento 5stelle): “Gravi intimidazioni che non sono un segno di forza”

“L’intimidazione di un sindaco non è mai un segno di forza, di serenità e soprattutto di democrazia. Non è la prima volta che succede: anche nell’ultimo consiglio comunale, (ormai sono passati tre mesi), il sindaco Taddeo nelle sue comunicazioni si era rivolto a una “cittadina” che si era lamentata sulle modalità adottate dagli uffici comunali per le stumulazioni cimiteriali.

In tale occasione, i toni, le parole e le frasi non avevano lasciato dubbi a ritenerle una vera intimidazione, dall’assise pubblica la cittadina veniva intimidita facendo riferimento anche alla sua occupazione temporanea, dicendo che “non risultava nulla di vero”, che “nessuna forza dell’ordine era intervenuta”.

Eppure, dopo neanche una decina di giorni, il sindaco stesso è stato smentito, perché i Carabinieri forestali hanno trovato resti delle operazioni cimiteriali “non propriamente accantonati” al Centro di raccolta della FRZ, e i carabinieri di Formia facevano un sopralluogo presso il cimitero cittadino. Pur avendo richiesto una commissione per avere chiarimenti, nessuno, né il sindaco, né l’assessore Zangrillo, né il presidente della commissione, il consigliere Capraro hanno sentito l’esigenza di convocare la commissione e dare spiegazioni. Nella attuale amministrazione, i basilari principi di democrazia non esistono più da tempo.

E chiunque si permetta di fare una critica politica o voglia stigmatizzare una questione di interesse pubblico, si ritrova citato in un comunicato che di fatto intimidisce anche la semplice risposta. Ma ciò che è veramente grave, è che tali “intimidazioni” siano pubblicate sul sito istituzionale del comune, come se fosse di proprietà del sindaco o del consigliere di maggioranza del momento o del presidente del consiglio, ignorando che quel sito non è di chi amministra, anzi di chi “comanda”, ma è dell’istituzione comunale ed è dedicato alle comunicazioni istituzionali di interesse pubblico.

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Stavolta il sindaco minaccia e promette di volersi costituire parte civile nei procedimenti a carico degli ex amministratori e suoi congiunti; si spera che, con la stessa veemenza, il sindaco porti in giunta l’intento di costituirsi parte civile anche nei processi legati alle piazze di spaccio cittadine, oppure nei processi a carico del gestore idrico Acqualatina che inquina con i filtrini dispersi o le perdite fognarie il nostro litorale, queste sì che ledono l’immagine della nostra città e la vita di alcuni nostri cittadini e dei nostri giovani.

Sempre, ovviamente che non vi sia incompatibilità nell’avere il presidente del consiglio comunale che difende come avvocato i presunti spacciatori o alcuni amici di partito che sono amministratori o consiglieri in Acqualatina e gli intenti della giunta nel perorare l’onorabilità della nostra amata città…senza alcun onere.Si sa la libertà è scomoda, tanto scomoda”.

Lo dichiara, in una nota, il consigliere comunale Paola Villa.

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