CASO BANCA D’ITALIA, MULÈ E VALLETTA CONTRO L’OPPOSIZIONE: “TRASPARENZA SNATURATA”

Banca d'Italia
Sede della Banca d'Italia, Latina

“Commissione Trasparenza snaturata e manipolata”. I consiglieri comunali Mulè e Valletta: “Si ripristini la legittimità dei lavori”

“È patetico il tentativo dell’opposizione di rigirare la frittata per quanto avvenuto nella commissione Trasparenza del 13 giugno. I sottoscritti hanno rilevato la grave irregolarità di conduzione della stessa, in cui perfino davanti alle dichiarazioni della Dirigente sulla mancanza di assicurazione dei locali, si voleva forzare la possibilità di accesso a un libero cittadino, andando quindi contro la legge. 

Ridicolo perfino farci passare per ostruzionisti nei confronti della stampa, con cui non si è posto alcun problema, considerato che il giornalista nell’esercizio della propria professione, è dotato di idonea copertura assicurativa e per cui abbiamo chiarito avesse le stesse prerogative dei consiglieri. 

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La presunzione della stessa Presidente Coletta ha indotto addirittura a una votazione, a nostro avviso illegittima, in cui secondo lei, così facendo, si poteva derogare alle normative generali di sicurezza. 

Ci preme sottolineare che non vi è stato alcun tentativo di porre bavagli,  bensì un invito ad agire secondo i principi di una sana amministrazione e non a manipolare la commissione Trasparenza come invece si sta tentando di fare per contestare qualsivoglia posizione della maggioranza. 

Ricordiamo infatti che, a tutela e a garanzia dei cittadini, la commissione Trasparenza, come previsto nel Regolamento del funzionamento delle commissioni consiliari art. 21, “… in osservanza ed in applicazione delle previsioni apposite di legge, in particolar modo secondo quanto previsto dal D. Lgs. n. 267/00 e s.m.i., esercita funzioni di controllo e/o garanzia, con il compito specifico di verificare che l’attività amministrativa del Comune, indirizzata al raggiungimento dei fini istituzionali dell’Ente, si svolga nel pieno rispetto delle norme vigenti in materia di adozione del giusto e corretto procedimento: sostanziandosi, quindi, nel rispetto dei criteri di efficienza, economicità, efficacia e di pubblicità; concretizzando e realizzando il pieno rispetto del principio costituzionale del buon andamento dei servizi e di quelli dell’imparzialità e della legalità”. 

Nulla a che vedere dunque con l’ordine del giorno proposto per la commissione: “Banca di Italia indirizzo politico su destinazione locali e sopralluogo”. Cosa che tra l’atro le è stata fatta notare in più di qualche commissione. 

Bene hanno fatto i consiglieri di opposizione a richiedere l’intervento del Presidente del Consiglio, ma solo dopo che i sottoscritti, hanno posto la questione pregiudiziale, e sollevato quella di legittimità, avanzando la richiesta di parere al Segretario generale, così finalmente si potrà lavorare in commissione nel pieno delle competenze senza strumentalizzazioni politiche da parte dell’opposizione, che sta snaturando la stessa commissione Trasparenza, trasformandola in un tribunale dell’inquisizione, da usare contro la maggioranza, invece di tutelare la cittadinanza sollevando eventuali profili di irregolarità su atti o procedure, evidentemente perché non sussistono tali argomentazioni. 

Tutelare le minoranze infatti non significa avallare presunti abusi o derogare ai principi di buon andamento e legalità. Auspichiamo che, nell’interesse dei cittadini, la Presidente Coletta faccia un atto di umiltà e inizi a presiedere la commissione con legittimità; viceversa ci ritroveremo costretti a valutare la nostra presenza in assenza delle condizioni di regolarità nello svolgimento delle sedute, se non anche l’individuazione di un nuovo presidente in capo all’opposizione, fra chi si è dimostrato, come per esempio il consigliere Ranaldi chiedendo la sospensione, più responsabile nei confronti del ruolo che ricopriamo”. 

Così in una nota i consiglieri comunali di maggioranza, Vincenzo Valletta (Lega) e Simona Mulé (Fratelli d’Italia).

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