Il segretario del Partito Democratico di Terracina, Pierpaolo Chiumera, interviene sul progetto Ater di Via Leopardi
“Ritorniamo sul progetto Ater delle Catacombe. All’inizio di maggio avevamo esortato l’allora sindaca Roberta Tintari ad accelerare il progetto Ater per la costruzione di 40 nuovi alloggi popolari al posto degli undici oggi agibili denominati Catacombe. Le ragioni della nostra richiesta avevano un duplice obiettivo. Il primo, non tutti nella maggioranza erano d’accordo al progetto e non abbiamo mai saputo le reali motivazioni. Il secondo, il finanziamento avuto dall’Ater poteva e può ancora andare perso se non si rispettano i tempi di spesa. Ovviamente non ottenemmo alcuna risposta e nessun atto amministratvvo propedeutico venne mai prodotto. Della serie: le nuove case popolari non ci interessano, o meglio, dare alloggio a 40 famiglie che ne hanno bisogno non ci interessa“.
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“Un po’ di cronistoria già percorsa nella nota di maggio. Nel 2020 l’Ater di Latina ottenne un finanziamento di 5.384.615€ dal Governo per demolire i 2 edifici di edilizia popolare in Via Leopardi (c.d. Catacombe). Per il progetto Ater ha disposto un cofinanziamento di 1.615.385€, per un intervento totale di 7.000.000,00 €. Il lotto in questione è di 2640 mq, 8000 mc saranno destinati a residenziale e 2000mc a servizi. Viste le richieste dell’amministrazione comunale di Terracina, ATER, fatte le verifiche del caso, ha accolto le modifiche sulla fattibilità del parchegggio seminterrato, sul profilo non impattante dei fabbricati nei confronti delle strutture a 4 livelli già presenti nel quartiere, e ha garantito che tutte le 11 famiglie saranno allocate a spese dell’ATER in altre strutture in attesa che vengano completati i lavori”.
“Obiettivi del progetto. Obiettivo dell’intervento è quello di riqualificare il lotto, garantire più alloggi popolari, realizzare una piazza rialzata e superfici pubbliche per oltre 400mq. A fronte dei 12 alloggi attuali realizzare 40 nuovi alloggi. Questo intervento incarna realmente le opportunità offerte dalla L.R. 18 luglio 2017 (Rigeneraizone Urbana) che dà delle volumetrie aggiuntive se ci sono determinate caratteristiche. La legge, ricordiamo, detta disposizioni finalizzate ad incentivare la razionalizzazione del patrimonio edilizio esistente, promuovere la riqualificazione di aree urbane degradate e di tessuti edilizi disorganici o incompiuti e riqualificare edifici a destinazione residenziale e non residenziale mediante interventi di demolizione e ricostruzione, adeguamento sismico e efficientamento energetico”.
“Ci rivolgiamo al Commissario. Vista la completa mancanza di attenzione al progetto e al tema, ci rivolgiamo al Commissario avendo pieni poteri, di prendere in mano nuovamente il progetto, qualora non l’avesse già fatto, e procedere con l’approvazione di ogni atto propedeutico alla sua realizzazione altrimenti corriamo nuovamente il rischio di perdere il finanziamento e con esso la possibilità di dare un alloggio popolare a 40 famiglie che ne hanno diritto”.
Lo spiega, in una nota, il segretario dei Dem locali Pierpaolo Chiumera.