Caro energia: Fare Latina prepara un documento da sottoporre all’attenzione del Commissario. Muzio: stiamo lavorando a proposte concrete e fattibili così come è nella nostra linea politica, tra tutte l’adozione di un piano strategico comunale e provinciale
Vista la preoccupazione per questo periodo, forse il più difficile dal punto di vista dei rincari per le famiglie, le imprese e per le Pubbliche Amministrazioni il movimento Fare Latina prepara un documento da sottoporre all’attenzione del Commissario, il dott. Carmine Valente, al quale è già stato chiesto, nei giorni scorsi, un incontro. Lo scopo è quello di proporre, per trovare insieme, le soluzioni migliori, fattibili da subito, da mettere in campo per fare fronte al caro bollette, un uragano che si sta abbattendo sui bilanci delle famiglie e dei comuni e che, inevitabilmente, porterà a degli squilibri finanziari. Serve un piano d’azione che interessi il Comune di Latina che, almeno fino alla prossima primavera, resterà commissariato.
“Le note vicende che hanno portato al commissariamento del nostro Comune non possono e non devono esimerci, in quanto forza politica che opera in questa città, – afferma Annalisa Muzio – a cercare, insieme al Commissario, soluzioni che possano salvaguardare le casse comunali che, dopo le prossime elezioni, dovranno essere gestite dal nuovo sindaco. Per la responsabilità che sentiamo forte nei confronti dei cittadini chiediamo al dott. Valente di poter lavorare insieme alla creazione di un piano strategico che possa essere utile per arginare il grande problema del caro energia. Sappiamo che le casse comunali sono impegnate a far fronte alle molteplici esigenze legate agli interventi che, proprio in questi giorni, il Commissario sta prontamente mettendo in campo, ma crediamo, altresì, che si debbano trovare soluzioni giuste per tutelare famiglie, imprese e casse comunali rispetto al tema del caro energia anche eventualmente con il coinvolgimento degli altri comuni della nostra provincia stimolando, in tal senso, il Presidente Stefanelli in modo da fare da raccordo per l’adozione di una linea strategica condivisa e condivisibile e, perché no, volta all’adozione di un vero e proprio “piano del risparmio provinciale” con l’ausilio di esperti del settore”.
“Oltre alla proposta di un piano provinciale – spiega ancora Annalisa Muzio – vorremmo chiedere al Commissario di ipotizzare e valutare, ad esempio, con l’accordo dei sindacati, un prolungamento dello smart working soprattutto negli uffici che non hanno l’accesso diretto al pubblico. Se una cosa ci hanno insegnato due anni di pandemia è che anche la pubblica amministrazione può lavorare da remoto facendolo, magari, anche un solo giorno a settimana (chiudendo gli uffici il venerdì) e, ovviamente, anche durante tutti i ponti festivi che quest’anno inizieranno già da fine ottobre. Un’azione simile potrebbe consentire un risparmio sul riscaldamento e sulla luce. Si potrebbero incontrare i rappresentanti dell’Anci, l’Associazione nazionale dei comuni italiani, che proprio ieri ha lanciato l’ennesimo allarme parlando di una stangata da un miliardo di euro, con incrementi del 100% rispetto al 2021, per le bollette delle amministrazioni comunali. Se è vero che altri contributi dovrebbero arrivare dal Governo, grazie ad un nuovo Decreto Aiuti, crediamo sia comunque necessario mettere insieme i comuni, la Provincia di Latina e la Regione Lazio per fare fronte comune sul tema del caro bollette. Le amministrazioni comunali hanno il compito di essere al fianco delle famiglie e delle imprese, ma bisogna mettersi insieme, unirsi, per chiedere un aiuto straordinario. Tra le proposte che Fare Latina porterà al Commissario c’è una best practice, già adottata in altri comuni, ovvero quella di modulare la riduzione della intensità di una parte della pubblica illuminazione, di provvedere all’installazione di valvole termostatiche agli impianti di riscaldamento all’interno degli immobili comunali, ma anche in scuole e impianti sportivi e, finalmente, procedere ad una verifica seria sullo stato di avanzamento dell’installazione di pannelli fotovoltaici sui beni patrimonio del comune. Servono linee di condotta chiare che permettano di non intaccare la socialità, già messa a dura prova dalla pandemia, e la sicurezza in città, in modo da poter quantomeno tamponare l’emergenza.
“Crediamo sia quanto mai necessario un confronto tra i territori e il governo nazionale e regionale perché – conclude Annalisa Muzio – senza un orizzonte comune sarà difficile trovare una strada per dare ai cittadini ed alle imprese le risposte giuste, tempestive e chiare che meritano. Da nord a sud tutti i comuni e gli Enti locali pensano a nuove strategie per risparmiare energia e siamo convinti che anche nel nostro comune sia doveroso un contributo propositivo da parte di tutte le forze politiche. Mi piace segnalare l’iniziativa messa in campo dal Comune di Riccione dove sono stati già stanziati 200 mila euro, per famiglie ed imprese, subordinati, nel primo caso, all’ attestazione ISEE e all’aumento almeno del 30% del costo delle utenze domestiche dal 2021 al 2022, e nel secondo caso ad un volume di affari inferiore ai 300 mila euro con un aumento dei costi sempre oltre il 30%. Sarà un’altra proposta che porteremo sul tavolo del Commissario non appena ci riceverà per valutarne la fattibilità”.