CARENZE DI ORGANICO ALL’ASL DI LATINA, UIL FPL CHIEDE UN PIANO STRAORDINARIO DI ASSUNZIONI

Sede ASL di Latina
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Carenza dotazione organica e stabilizzazioni, il sindacato Uil Fpl torna a chiedere al Direttore Generale dell’Asl una riunione urgente

Il segretario UIL FPL Latina, Giancarlo Ferrara, rinnova la richiesta per una forte azione tesa all’assunzione stabile di personale tra Medici, Infermieri, OSS, TSLBM, TSRM, Ostetriche, Tec. della Riabilitazione, Tec. della Prevenzione, Educatori, Psicologi, Amministrativi, Dirigenti ecc.

Il sindacato, si legge nella lettera indirizzata al Direttore Generale dell’Asl, Silvia Cavalli, “è sempre stata molto attenta rispetto alla preoccupante e insostenibile carenza della dotazione organica Asl Latina, fattore che potrebbe seriamente compromettere il mantenimento dei livelli di efficacia ed efficienza dei servizi sanitari ospedalieri e territoriali rivolti all’utenza bisognevole.

Oltretutto, prevediamo che il 2024 possa rappresentare un “Annus horribilis” a causa del forte numero di pensionamenti programmati e determinati dallo Tsunami dei nati degli anni del baby boom (anni sessanta) che oggi raggiungeranno i relativi requisiti pensionistici”.

“Da troppo tempo assistiamo al depauperamento degli organici della sanità pubblica e nel caso specifico della Asl Latina esistono dei macro problemi, di seguito riportati, che richiedono una risoluzione urgentissima:

  1. La stabilizzazione del personale precario Medico e di Comparto, avente i requisiti alla stabilizzazione a norma di Legge (18 mesi giugno-dicembre 2022), attraverso il completamento della relativa procedura che ha subito un ritardo ingiustificabile;
  2. La stabilizzazione del personale precario Medico e di Comparto, avente i requisiti alla stabilizzazione a norma di Legge degli anni 2023 e 2024;
  3. L’intollerabile inadempienza rispetto all’adeguamento della dotazione organica del personale OSS in conformità alla vigente legislazione riguardante gli standard minimi assistenziali, secondo la quale mancano circa 400 unità. Questo dato inconfutabile dovrebbe far riflettere tutti, infatti detto personale è indispensabile per l’accudimento semplice del paziente (cure igieniche, deambulazione, alimentazione, misurazione dei parametri vitali ecc…) e la sua penuria mina profondamente la dignità della persona non autosufficiente;
  4. L’assunzione per la copertura della dotazione organica rimasta carente con lo scorrimento delle relative graduatorie valide e fruibili, nonché con procedure di mobilità nazionale;
  5. La tempestiva sostituzione del personale in quiescenza, in aspettativa e part-time.

Il sindacato chiede una riunione urgente. “Reputiamo sia fondamentale preservare una sanità pubblica e universale quale strumento di salvaguardia della salute per la collettività in ossequio ai principi costituzionali, oltretutto rispettosa dei canoni di umanizzazione delle cure degni di un paese “civile”, ivi compreso la conservazione dell’inestimabile valore delle specificità e competenze dei propri lavoratori.

In attesa di una celere convocazione ribadisce l’estrema necessità di raggiungere insieme l’imprescindibile “piano straordinario per le assunzioni”, più volte richiesto, ma mai raggiunto.

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