CARENZA DI MEDICI, L’ALLARME DEI CONSIGLIERI SU BORGO SAN DONATO

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Carenza dei medici di famiglia, i consiglieri comunale d’opposizione, a Sabaudia, intervengono per la situazione a Borgo San Donato

I consiglieri comunali di minoranza, Vincenzo Avvisati e Maurizio Lucci, chiedono al sindaco di Sabaudia e all’assessore competente un intervento per la mancanza del cosiddetto medico di famiglia a Borgo San Donato. Una carenza, quella dei medici di medicina generale, che attanaglia il territorio pontino e non solo da anni.

Con deliberazione del Direttore della Direzione Regionale Salute ed Integrazione Socio Sanitaria del 1 agosto 2024, n. G10373, è stato approvato l’Avviso per l’assegnazione degti incarichi a tempo indeterminato del ruolo unico con i medici di medicina generale.

L’avviso individua le zone carenti relative al medico di medicina generale, per esemplificare “di famiglia”. Nel Distretto 2 risultano 20 zone carenti di cui 2 con obbligo di apertura nel comune di Norma, 1 con obbligo di apertura nel comune di Pontinia, 1 con obbligo di apertura a Borgo Santa Maria — Borgo Podgora, 10 con obbligo di apertura nel comune di Latina, 2 con obbligo di apertura a Latina Scalo, 1 con obbligo di apertura a Borgo Montello – Le Ferriere, 2 con obbligo di apertura net comune di Sabaudia, 1 con obbligo di apertura nel comune di Sermoneta.

“Come è evidente, anche a seguito del pensionamento di alcuni medici di famiglia, – ricorda Avvisati e Lucci – la situazione sta diventando particolarmente delicata. In particolare per Borgo San Donato che, dopo la quiescenza del dottor Sanguigni, è rimasto un medico che esercita l’attività net borgo. Questa situazione preoccupa non solo perché svuota il borgo di un presidio ma anche perché favorisce, data Ia vicinanza, la scelta del medico verso Ia vicina Pontinia. Non solo va da sé che questo potrebbe comportare anche difficolta con la farmacia, spesso chi va da un medico si ferma nella farmacia vicina per prendere i medicinali.

Siamo consapevoli delle difficoltà di reperimento dei medici di medicina generale ma anche della importanza di non lasciare senza tutela della salute una fascia considerevole di popolazione, su cui pesano problemi logistici con il rischio di veder depauperati ulteriori attività. Gia oggi per molte evenienze i residenti nel borgo gravitano su Pontinia e non possiamo rischiare che, oltre al presidio del medico, possano andare via altre attività.

Fino alla data della quiescenza il Comune aveva messo a disposizione, considerando anche le difficolta a reperire locali, una struttura di proprietà proprio per favorire la presenza del medico e facilitare la scelta.
Tutto ciò considerato si chiede di volersi attivare per sollecitare una risposta da parte di candidati al bando regionale, di voler tenere informata la popolazione sugli esisti e di voler garantire, anche per facilitare la presenza, Ia possibilità di utilizzare come in passato locali messi a disposizione dal comune”.

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