Latina, Claudio Di Berardino in Prefettura con la Commissione parlamentare d’inchiesta sulle condizioni di lavoro, sfruttamento e sicurezza
“Questa mattina, nella sede della Prefettura di Latina, ho incontrato i membri della Commissione parlamentare d’inchiesta sulle condizioni di lavoro in Italia, sullo sfruttamento e sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, che per la giornata di oggi ha dedicato un focus sul lavoro in agricoltura nella provincia di Latina.
In rappresentanza del Lazio ho illustrato le attività svolte, iniziate nel 2019 con la sigla di un protocollo d’intesa “per un lavoro di qualità in agricoltura” con tutte le parti sociali, proseguito con la Legge regionale sul contrasto al lavoro nero in agricoltura e l’avviamento di misure di supporto ai lavoratori. Tra queste: la campagna d’informazioni multilingua, i servizi e l’app FairLabor per l’incontro trasparente tra domanda e offerta di lavoro, la rete di trasporti gratuiti per i braccianti.
Leggi anche:
L’APP CONTRO IL CAPORALATO È UN FLOP. SOLO 3 AZIENDE DI LATINA HANNO ADERITO
Il percorso è ancora in divenire ma siamo consapevoli di essere riusciti a inserirci in un contesto particolare, quale è quello dell’Agro Pontino, e di aver avviato un rapporto di fiducia e collaborazione con diverse realtà. Come istituzione abbiamo inoltre definito risorse e interventi, realizzando e ampliando a livello locale i principi propri della legge 199/2016 e agendo in continuità con le indicazioni in essa contenute. Il lavoro che siamo chiamati a fare è quello di diffondere la convenienza della qualità e della legalità. Lo dobbiamo fare lavorando al fianco delle imprese sane e dei lavoratori. Lo faremo mettendo a disposizione del nostro territorio il lavoro svolto in merito agli indici di congruità (che definiscono il fabbisogno oggettivo di manodopera secondo il raccolto) e attraverso l’estensione delle misure finora sperimentali anche nelle altre province del Lazio. Non ultimo ringrazio la Commissione d’inchiesta per l’approfondimento dedicato al nostro territorio e per ogni apporto utile possa determinare”.
Così in una nota Claudio Di Berardino, assessore al Lavoro e Formazione della Regione Lazio.
“Apprezziamo e sosteniamo il lavoro che la Procura di Latina e le forze dell’ordine portano quotidianamente avanti sul territorio nella difficile e complessa battaglia al caporalato. Tuttavia, anche in questa occasione, come sindacati dei lavoratori ci preme mettere in risalto una serie di problematiche che riguardano proprio le conseguenze sui lavoratori, per lo più stranieri, che rimangono coinvolti e subiscono in maniera negativa gli effetti diretti delle operazioni contro lo sfruttamento in agricoltura». Inizia così il documento redatto dalle Segreterie Territoriali di Cgil, Cisl e Uil, le quali hanno avuto nella giornata di oggi un incontro con la Commissione parlamentare d’inchiesta sicurezza sui luoghi di lavoro. Come sottolineato dalle tre sigle sindacali nel documento, molto spesso non si tiene contro della sorte di tutti quei lavoratori sfruttati dall’azienda oggetto dell’operazione anti-caporalato che perdono il lavoro o, nel caso si creino le condizioni per riprendere l’attività dell’azienda, di essere ripresi alle stesse – se non peggiori – condizioni. La riunione è stata presieduta dal Senatore Gianclaudio Bessa e dal Prefetto Maurizio Falco – il quale ha diretto i lavori dando notevoli spunti di riflessione sul lavoro svolto sul territorio; presenti i Segretari di Cgil, Cisl e Uil, la Camera di Commercio, Confagricoltura e Coldiretti. Nell’ambito dell’incontro è stato illustrato il progetto “Laborat – Latina: Agricoltura, Buona Occupazione e Rete Agricola Territoriale”, un programma congiunto tra parti datoriali e sindacali che prevede la realizzazione di azioni di contrasto al caporalato e allo sfruttamento lavorativo agricolo e che punta a favorire l’inclusione sociale e lavorativa dei lavoratori immigrati, come sottolineato dal Segretario Generale della Cisl di Latina Roberto Cecere: “La nostra provincia rappresenta una delle più importanti a livello nazionale per numero di lavoratori e fatturato del settore agricolo. Come Cisl, sempre in prima linea per garantire il rispetto dei contratti di lavoro e della dignità dei lavoratori, lavoriamo per contrastare il fenomeno del caporalato e dello sfruttamento lavorativo e oggi lo abbiamo ribadito durante questa riunione” – ha sottolineato Cecere, il quale ha poi chiosato: “Nell’ambito del progetto Laborat stiamo svolgendo, insieme a Cgil e Uil, una capillare azione di raccolta di dati e informazioni sul territorio: sono certo che tale iniziativa potrà diventare un importante strumento di conoscenza e monitoraggio sulla provincia, un mezzo fondamentale per combattere questa piaga che attanaglia ormai da troppo tempo la zona di Latina e dintorni”.