Si è tenuta a Gaeta, da venerdì 31 gennaio a domenica 2 febbraio 2025, la seconda tappa di Cantiere Città Junior Edition, l’iniziativa che unisce la città alle altre 9 finaliste al titolo di Capitale italiana della Cultura 2026 con l’obiettivo di coinvolgere i giovani residenti nella produzione di attività culturali per il territorio.
Dopo una gioiosa accoglienza nell’ Aula Consiliare, per tre giorni i referenti junior delle città finaliste al titolo di Capitale Italiana della Cultura 2026 hanno partecipato a un ricco programma culturale pensato appositamente dai giovani residenti: visite tematiche ai luoghi più emblematici della città, attività con le associazioni del territorio, escursioni in barca, passeggiate, escursioni notturne e lezioni di cucina locale. «Un’opportunità straordinaria per far apprezzare il nostro territorio a tutti i giovani rappresentanti delle città finaliste di Capitale Italiana della Cultura 2026. – dichiara il sindaco Cristian Leccese – Far apprezzare non solo la nostra straordinaria bellezza ma in modo particolare quello che noi chiamiamo “Blu: il Clima della Cultura” ossia la percezione positiva che il nostro territorio riesce a far arrivare a tutte le persone che lo frequentano e che lo visitano. Le emozioni, le sensazioni, lo stato d’animo positivo, il benessere psico-fisico che il nostro territorio tra storia, arte e natura riesce a trasmettere all’essere umano. Un ringraziamento alla Scuola Nazionale Patrimonio Attività Culturali, al Ministero della Cultura e un saluto personale come Sindaco a tutti gli altri colleghi Sindaci delle città finaliste. »
Cantiere Città Junior Edition nasce dall’esigenza di trovare strategie innovative per coinvolgere i giovani residenti e favorire un loro ruolo attivo nella produzione culturale del territorio. L’iniziativa è realizzata nell’ambito della terza edizione di Cantiere Città, il programma di capacity building che il Ministero della Cultura e la Scuola nazionale del patrimonio e delle attività culturali dedicano alle città finaliste al titolo di Capitale italiana della Cultura, con l’obiettivo di valorizzare la progettazione attivata per il dossier di candidatura.
A novembre 2024 Alba, Agnone, Gaeta, L’Aquila, Latina, Lucera, Maratea, Rimini, Treviso e l’Unione dei Comuni della Valdichiana Senese hanno selezionato giovani tra i 18 e i 23 anni, chiamati a ideare e promuovere un weekend di attività per la propria città e a partecipare agli appuntamenti delle altre.
“Tre giornate magnifiche che sono state in grado di trasmettere ai partecipanti il messaggio che sin dal primo momento con la nostra candidatura a Capitale Italiana della Cultura 2026 abbiamo cercato di diffondere. – evidenzia il delegato alla Cultura Gennaro Romanelli – La natura a Gaeta riesce a ristabilire legami primordiali con il mare, la terra, gli alberi e gli animali. Le mura trasudano di storia e ogni pietra racconta pagine indelebili di un passato comune agli italiani e oserei dire a tutta l’umanità. Tanti gaetani con il loro amore operano in numerose e valide organizzazioni e associazioni cittadine, facendo rivivere e donando un’anima ai luoghi dell’arte e della cultura. Le giovani delegazioni delle altre città finaliste hanno mostrato interesse e stupore per la straordinaria bellezza e l’inestimabile patrimonio culturale di Gaeta manifestando altresì lodevole apprezzamento e soddisfazione per le attività culturali organizzate“.
In particolare i giovani, sempre accompagnati nei vari spostamenti anche dal sindaco Leccese, nel corso della tre giorni hanno potuto visitare la Torre Civica del Palazzo Municipale, la Cappella d’Oro e il Palazzo della Cultura, la Montagna Spaccata e il Castello Angioino, effettuare una passeggiata nel Borgo di Porto Salvo, una passeggiata lungo la spiaggia dell’Arenauta, una escursione in barca a vela lungo la costa, una escursione notturna presso l’Area Naturale di Monte Orlando. Ed ancora, essere protagonisti di una lezione di “tiella”, piatto tipico gaetano.
“Partecipare al progetto Cantiere-Città come referente Junior per la città di Gaeta – dichiara Rosa Hiler – è stata un’esperienza straordinaria, che mi ha permesso di contribuire attivamente alla valorizzazione del nostro territorio e di coinvolgere i giovani in un percorso di scoperta e consapevolezza culturale. Sono profondamente onorata di aver avuto questa opportunità, che non solo ha arricchito me personalmente, ma che credo abbia lasciato un segno anche nei ragazzi che hanno preso parte alle attività. Poter raccontare Gaeta, con il suo patrimonio storico, artistico e paesaggistico, all’interno di un progetto così prestigioso è stato un privilegio. Questa esperienza ha rafforzato in me la convinzione che il futuro della cultura passi attraverso il coinvolgimento delle nuove generazioni e la valorizzazione delle nostre radici“.