Sorpreso durante il coprifuoco Covid 19 a vendere marijuana nel parcheggio a Latina: si è concluso il processo per un 23enne rumeno
Il giudice monocratico del Tribunale di Latina, Rosmunda Zampi, ha assolto un rumeno di 23 anni, difeso dall’avvocato Italo Montini, dall’accusa di spaccio di sostanze stupefacenti. Il pubblico ministero aveva chiesto per il giovane una pena a 1 anno e 6 mesi di reclusione.
L’accusa a carico del 23enne era quella di aver venduto dosi di marijuana, in tutto una trentina, a un altro giovane. I due si trovavano in Via Volturno, in un parcheggio vicino al carcere di Latina e allo stadio “Francioni”, chiusi all’interno di un auto e a fari spenti. La data è quella del 12 dicembre 2020, ossia in pieno lockdown per la pandemia da Covid 19.
Insospettiti da un’auto parcheggiata con due persone all’interno, i Carabinieri, dovendo far rispettare il coprifuoco, si erano avvicinati per effettuare una perquisizione nell’auto, all’interno della quale trovavano un bilancino di precisione e una canna appena confezionata.
È dopo il ritrovamento della sostanza stupefacente che i militari dell’Arma portavano i due giovani in caserma, a Latina, rinvenendo negli slip del giovane rumeno quasi otto grammi di marijuana per un valore calcolato di circa trenta dosi. Multati entrambi per la violazione del cosiddetto Dpcm contro il Coronavirus (coprifuoco), i due, invece di collaborare con i militari, avevano preso anche a scherzare e dire che in altri Stati l’erba è legale.
Ad ogni modo, per il 23enne rumeno, residente a Sezze, è scattata l’indagine e il rinvio a giudizio con un processo che è finito oggi, 8 aprile. Alla fine, il giudice ha assolto perché il fatto non costituisce reato.