Canile Comunale di Latina, si definisce al Tar la causa intentata dal raggruppamento di imprese contro l’ente di Piazza del Popolo
Una gara vinta e poi annullata. Ecco perché il raggruppamento d’imprese, insieme per l’occasione, formata da Galileo Galilei srl e Val srl ha fatto causa contro il Comune di Latina, responsabile di aver annullato la gara d’appalto, ricorrendo al Tribunale amministrativo regionale di Latina.
La storia inizia ad aprile 2023 quando il Comune di Latina ha avvia la procedura telematica aperta per l’affidamento di tale servizio, per un valore dell’appalto stimato, nel biennio 2023-25, di 505.000 euro.
All’esito della gara, sono le due imprese a vincere la gara, solo che il 2 novembre 2023 sono costrette a diffidare il comune perché la procedura non si definisce, fino a quando alla fine del mese fanno causa all’ente per inadempienza. Il Comune, di rimando, comunica, pochi giorni dopo, di aver avviato il provvedimento di annullamento in autotutela degli atti relativi alla procedura di gara. Annullamento che avviene il 21 dicembre 2023.
Secondo il Comune, ci sono “rilevanti contraddizioni” nella procedura di gara. Ecco perché l’ente “ha effettuato una nuova e diversa valutazione di opportunità sulla consistenza dei due servizi di cui trattasi (gestione canile e pronto soccorso veterinario) dalla quale è emersa l’opportunità di accorpare l’affidamento del servizio di mantenimento, custodia e cura degli animali vaganti sul territorio comunale presso il canile comunale, con quello di pronto soccorso veterinario per gli interventi necessari alla salute a alla salvaguardia degli animali rinvenuti feriti e/o incidentati sul territorio comunale, intendendo procedere, nei limiti della discrezionalità attribuita dalla legge e nel rispetto dei generali criteri di economicità, efficacia ed efficienza che regolano l’azione amministrativa, con l’indizione di un’unica successiva procedura di gara”.
Tramite una nuova determina, il servizio “Ambiente” del Comune di Latina indice una nuova gara d’appalto per l’affidamento del servizio di promozione e tutela del benessere animale, e dei servizi connessi di mantenimento, custodia e cura degli animali vaganti, e di pronto soccorso veterinario, per un periodo di 24 mesi (anni 2024-2025).
Una decisione che non trova d’accordo l’accoppiata Galileo Galilei-Val che ricorre al Tar, assistita dagli avvocati Afredo Zaza D’Aulisio e Giovanni Maiello, contro il Comune, difeso dall’avvocato Alessandra Muccitelli. Contestate all’ente l’eccesso di potere e violazioni di legge, senza contare che la nuova gara è per un importo più elevato: 930mila euro.
I privati chiedono un risarcimento per il danno subito e a luglio la causa viene discussa. Oggi, 25 ottobre, il verdetto del Tar che ha respinto il ricorso ritenendolo infondato nel merito. La gara annullata, infatti, presentava “scarsa linearità e rilevante contraddittorietà”. Giusto, peraltro, è stato procedere all’accorpamento dei due servizi (servizio di gestione del canile comunale e servizio di pronto soccorso veterinario).
“La revoca” della gara d’appalto, secondo il Tar, “si rivela esente da ogni censura di legittimità”, essendo intervenuta prima dell’aggiudicazione definitiva: “non è precluso all’amministrazione – spiega il Tar – di revocare l’aggiudicazione in presenza di un interesse pubblico individuato in concreto”.
Accorpare i servizi di canile rifugio e pronto soccorso veterinario “è fondato su ragioni di economicità ed efficienza che la stazione appaltante ravvede nell’indizione di un’unica gara in luogo di due distinte procedure, motivazioni che non risultano affette da quei vizi macroscopici che soli possono portare all’annullamento di un provvedimento di revoca”.
Le due società sono state condannate in solido alle spese di lite da 2mila euro. Annullare una gara e rifarne una nuova ispirata ai principi di economicità è stato legittimo da parte del Comune di Latina.