Gogna mediatica contro le Guardie Zoofile: insultate sui social dopo l’orrore di Sezze
In seguito alla diffusione sui social del tragico episodio avvenuto a Sezze, nel quale un cane è stato barbaramente ucciso da un cittadino extracomunitario, le Guardie Zoofile sono state oggetto, nelle ultime ore, di attacchi e offese da parte di alcuni utenti. Mentre la maggioranza dei commenti ha espresso gratitudine per il loro operato, una minima parte ha diffuso accuse e frasi denigratorie, definendo le Guardie “assassini” o “complici”.
“Tali affermazioni – spiega una nota della Guardia Zoofile – sono gravemente diffamatorie e prive di qualsiasi fondamento. Abbiamo provveduto a raccogliere e conservare tutti gli screenshot dei commenti offensivi e, con l’assistenza del nostro legale, stiamo valutando le azioni opportune per tutelare la dignità e l’onore delle guardie.
È importante ricordare che le Guardie Zoofile, così come le Guardie Ittiche, sono volontari con funzioni di Polizia Giudiziaria: persone che operano senza compenso, senza armi, e che dedicano tempo, risorse e impegno alla tutela degli animali e dell’ambiente, spesso sottraendolo alle proprie famiglie.
Per quanto riguarda l’evento di Sezze, le Guardie Zoofile sono intervenute tempestivamente dopo la segnalazione.
All’arrivo sul posto, purtroppo, il povero animale era già privo di vita e sezionato. Le fotografie scattate hanno avuto esclusivamente valore documentale e sono state determinanti per consentire l’identificazione e il fermo del responsabile, rintracciato a circa 30 chilometri di distanza dal luogo del fatto.
Rinnoviamo il nostro impegno costante nel contrastare ogni forma di maltrattamento animale e nel promuovere una corretta informazione, fondata sui fatti e sul rispetto per chi ogni giorno opera in difesa degli esseri più deboli”.
