Un’iniziativa pubblica di valore sociale che unisce due Comuni e decine di famiglie, con l’obiettivo di offrire un’estate educativa, accessibile e inclusiva ai più giovani.
Un entusiasmo contagioso ha accolto l’avvio del “Campus Estivo Itri-Campodimele 2025”, progetto pensato per bambini e bambine dai 4 agli 11 anni residenti nei due Comuni promotori. L’iniziativa, fortemente voluta dalle amministrazioni comunali, ha registrato un numero di adesioni altissimo, a conferma di quanto le famiglie avvertano il bisogno di spazi educativi, sicuri e accessibili durante i mesi estivi.
La formula vincente è tutta nella collaborazione tra il Comune di Campodimele e il Comune di Itri, due realtà che, pur appartenendo a distretti socio-sanitari diversi (LT4 e LT5), hanno scelto di unire risorse e visione per costruire un progetto comune. Il campus si svolgerà dal 14 luglio all’8 agosto, dal lunedì al venerdì, nella splendida cornice del Palazzo della Cultura di Campodimele e negli spazi esterni attrezzati, tra attività creative, giochi all’aperto, laboratori scientifici, musicoterapia, educazione emotiva e perfino un corso di primo soccorso pediatrico per partecipanti e genitori.
Un’occasione di crescita e condivisione per minori di età e densità esperienziale diverse, che potranno confrontarsi, cooperare e costruire relazioni in un ambiente protetto, stimolante e inclusivo. Un aiuto concreto anche per tante famiglie che, durante la chiusura scolastica, si trovano ad affrontare le difficoltà legate alla conciliazione tra lavoro e vita quotidiana. Il servizio di trasporto sarà garantito grazie ai due pulmini comunali messi a disposizione da Campodimele, mentre la guida pedagogica dell’intero progetto è affidata alla Dott.ssa Emanuela Rizzi.
“L’istituzione di questo Campus rappresenta un’iniziativa di grande valore sociale per le nostre comunità – ha dichiarato il Sindaco di Campodimele, Tommaso Grossi – soprattutto per quelle famiglie che, durante la chiusura estiva delle scuole, si trovano in difficoltà nel conciliare i tempi di vita e di lavoro. Offrire loro un servizio educativo accessibile e di qualità è per noi una priorità. Questo Campus non è solo un’occasione di crescita per i ragazzi e le ragazze, ma anche un esempio concreto di modello intercomunale e interdistrettuale che risponde ai bisogni reali dei cittadini.” Il primo cittadino ha lanciato anche un appello forte e diretto ai Distretti socio-sanitari LT4 e LT5: “Il numero elevato di iscrizioni che abbiamo ricevuto è un segnale chiaro: le famiglie ci stanno lanciando un messaggio. C’è un bisogno evidente di supporto istituzionale, soprattutto considerando i costi, spesso proibitivi, dei centri estivi privati. Questo progetto dimostra che un’alternativa pubblica è possibile. Per questo chiediamo ai Distretti di sostenere e replicare questo modello, riconoscendone il valore sociale e il potenziale di inclusione.”
Il Campus si inserisce a pieno titolo nell’attuazione dei Livelli Essenziali delle Prestazioni socio-assistenziali (LEPS) previsti dalla Legge Regionale Lazio n. 11/2016, offrendo attenzione anche ai minori con disabilità e integrando le attività del Sistema di Accoglienza e Integrazione (SAI) attivo a Itri, in un’ottica di inclusione e multiculturalità.
“Il Campus Estivo Itri-Campodimele rappresenta, per la nostra amministrazione, una forte attenzione ai bisogni reali delle persone, concretezza nelle risposte, visione condivisa per il futuro delle nostre comunità» – dichiara il Sindaco di Itri, Andrea Di Biase.
Abbiamo creduto fin dall’inizio in questo progetto, nella sua capacità di coniugare inclusione, qualità educativa e collaborazione interistituzionale. Il numero record di adesioni, l’entusiasmo delle famiglie ci dicono che la strada intrapresa è quella giusta. Il Campus è molto più di un’attività estiva: è un presidio educativo e sociale che colma un vuoto spesso lasciato dal sistema, offrendo ai nostri bambini un’estate ricca di stimoli, relazioni e crescita, e ai genitori un sollievo concreto nella gestione del quotidiano.
Il nostro impegno ora è guardare avanti – conclude Di Biase – potenziando questa esperienza, ampliandola, facendola diventare una colonna stabile dell’offerta educativa estiva nel nostro territorio. Perché crediamo che il futuro di una comunità si costruisca investendo sui suoi bambini, sulle famiglie, e sulla fiducia reciproca tra cittadini e istituzioni.”
“Il grande successo del Campus Estivo Itri-Campodimele è per noi motivo di orgoglio e allo stesso tempo una forte assunzione di responsabilità. Posso dire con convinzione che siamo davanti a un’iniziativa che non è solo educativa, ma profondamente civica e comunitaria – afferma Alessia Mancini, Presidente del Consiglio di Itri, nonché delegata all’organizzazione del Campus Estivo.
Il numero straordinario di adesioni ricevute non è solo un segnale di apprezzamento, ma un indicatore preciso di quanto le famiglie abbiano bisogno – oggi più che mai – di un supporto istituzionale che sia concreto, accessibile, qualificato. Insieme all’amministrazione di Campodimele abbiamo costruito un modello innovativo, che supera confini amministrativi e logiche frammentarie per mettere al centro i bisogni reali dei bambini e delle loro famiglie.
Siamo fermamente convinti che l’educazione, soprattutto quella che avviene fuori dai contesti scolastici tradizionali, sia uno degli strumenti più potenti per costruire relazioni. Ecco perché continueremo a lavorare affinché questo progetto diventi un appuntamento fisso, potenziato e replicabile.”
Il successo riscontrato non è passato inosservato alle amministrazioni comunali di Itri e Campodimele, in stretta collaborazione con i responsabili degli Uffici Politiche Giovanili dei due Comuni, che hanno preso molto seriamente il dato relativo all’elevato numero di adesioni, interpretandolo non solo come segno di apprezzamento, ma anche come espressione di un bisogno reale e urgente da parte delle famiglie del territorio. Proprio per questo, è già in fase di valutazione un potenziamento dell’iniziativa per l’estate 2026, con l’obiettivo di estendere la durata del campus a più settimane e strutturarlo su due gruppi distinti, così da riuscire ad accogliere un numero maggiore di bambini e sostenere concretamente tutte le famiglie, in particolare quelle che si trovano senza supporti durante il periodo di chiusura scolastica.
Una scelta chiara, che conferma la volontà politica delle due amministrazioni di essere vicine alle persone nei momenti che contano davvero, offrendo risposte concrete ai bisogni quotidiani. In un tempo in cui il costo della vita, la precarietà lavorativa e la carenza di servizi rischiano di isolare chi ha più bisogno, iniziative come questa diventano azioni di giustizia sociale, capaci di ridurre le disuguaglianze e di ricostruire il legame di fiducia tra cittadini e istituzioni.
Il Campus Estivo Itri-Campodimele non è solo un progetto educativo, è un messaggio politico chiaro. Le famiglie non sono sole. E i Comuni ci sono. Con responsabilità, visione e ascolto.