CAMPING ABUSIVO A LATINA: IL TAR BLOCCA SGOMBERO E ACQUISIZIONE

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Tar Lazio sezione di Latina

Camping Sole Azzurro: il Comune di Latina acquisisce al suo patrimonio l’area confiscata. Ora il Tar blocca tutto

È arrivata la sospensiva cautelare, su ricorso dei proprietari del complesso di Via Capraia, assistiti dall’avvocato Raponi, in merito all’ordinanza con cui il Comune di Latina aveva predisposto l’acquisizione al patrimonio dell’area sul litorale di Latina. È la seconda decisione del Tar rispetto a questa vicenda: il tribunale amministrativo aveva accolto la domanda di sospensiva anche rispetto all’ordinanza dell’ente di Piazza del Popolo per lo sgombero sull’area.

A fine luglio, infatti, il Servizio Patrimonio del Comune di Latina, a tre anni dalla sentenza definitiva, prendeva atto del provvedimento di confisca dei beni con gratuita acquisizione al patrimonio comunale dell’area confiscata al Camping Sole Azzurro a Foce Verde. Lo stabiliva la determina numero 1154 del 20 luglio 2022.

La vicenda si perde nella notte dei tempi per indagini della magistratura che partirono addirittura nel 2007 e si concentrarono sulla lottizzazione abusiva contestata poi agli imputati.

La Corte di Appello di Roma, nel 2017, riformò la decisione con la quale, a novembre 2010, il Tribunale di Latina aveva assolto gli imputati Sandro Scifoni, Mario Proietto, Dino Aisa, Pasqualina Cavese e Rita Pisciotta, all’epoca dei fatti componenti del consiglio di amministrazione della coop “Sole Azzurro” dal reato di lottizzazione abusiva deturpamento di bellezze naturali, dichiarando l’estinzione della contravvenzione per morte del reo e nei confronti degli altri imputati per intervenuta prescrizione.

La Corte d’Appello, invece, accolse il ricorso della Procura di Latina e ordinò anche la confisca dell’area ritenuta abusivamente lottizzata circa 13.138 metri quadrati. L’area, lottizzata dalla coop Sole Azzurro, era soggetta anche a vincolo ambientale; al contrario furono realizzate, senza le necessarie autorizzazioni ed in violazione della normativa statale e regionale e degli strumenti urbanistici, le seguenti
opere: 102 piazzole, per un totale di 4.896 metri quadri, quasi tutte cementate, pavimentate e dotate
degli impianti elettrico, idrico e di scarico delle acque reflue; 93 roulotte rese intrasportabili con mezzi
normali, 43 preingressi in struttura rigida della superficie media di 10 metri quadrati ciascuno, 84
manufatti in struttura rigida adibiti a cucina, 37 verande in materiale plastico antistanti le roulotte, 37
lavabi a servizio delle piazzole, 87 strutture metalliche coperte con telo ombreggiante a protezione delle
sottostanti piazzole, viali interni con pavimento tipo industriale rifinito in resina colorata e vialetti secondari in terra battuta e ghiaia, area destinata a parcheggio di circa 2.500 metri quadri.

Il Comune di Latina, nel 2021, dopo che due anni prima la Cassazione aveva conferma la confisca, aveva già disposto lo sgombero delle opere abusivamente realizzate da persone e cose in un’area che invece di un campeggio era diventata praticamente un agglomerato di case.

Ora il Tar ha fermato gli atti amministrativi e l’area rimane nella disponibilità dei privati.

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