CAMORRA: ARRESTATO GIUSEPPE SOLA A SS COSMA E DAMIANO

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Prosegue l’azione di prevenzione e contrasto alle mire della criminalità nel Sud Pontino, attuata sinergicamente dai Carabinieri della Compagnia di  Formia, nel segno di una precisa strategia coordinata dal Comandante Provinciale Colonnello Lorenzo D’Aloia, finalizzata al capillare monitoraggio di un territorio particolarmente esposto a fenomeni delinquenziali di eterogenea natura.

L’operazione anti-droga, condotta nella giornata di ieri, conclusasi con l’arresto di un soggetto collegato al “Clan dei Casalesi”, che da tempo cerca di radicarsi stabilmente al sud della provincia, rappresenta un duro colpo per il sodalizio, vistosi privare di oltre 55 grammi di hashish, sequestrati durante le attività.  

Ieri 12 novembre, nel corso del primo pomeriggio, nel Comune di Santi Cosma e Damiano, nell’ambito di servizi finalizzati al contrasto del traffico di sostanza stupefacenti, i Carabinieri  del Nucleo Operativo e Radiomobile – Sezione Operativa – coadiuvati da quelli del Comando Stazione dei Carabinieri del posto, altresì supportati dal Nucleo Cinofili dei Carabinieri di Roma, hanno tratto in arresto un 56enne, Giuseppe Sola originario della provincia di Napoli, per i reati di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e detenzione abusiva d armi.     

Giuseppe-Sola
Giuseppe Sola

Peppe Soletta, così è anche conosciuto Giuseppe Sola, fu arrestato e processato per via dell’operazione denominata “Anni 90” che vide alla sbarra il clan Mendico, collegato al Clan dei Casalesi, e in particolare Ettore Mendico, Michele Zagaria e Orlandino Riccardi. Quest’ultimo considerato la mente del gruppo, imprenditore e gestore di un’attività di movimento terra, e poi ancora Antonio Antinozzi il killer del gruppo, Luigi Pandolfi, Domenico Buonamano e Peppe Viccaro, che insieme assicuravano la supremazia del gruppo sul territorio”. Il “gruppo Mendico’’ per l’appunto: una cellulla camorristica legata ai Casalesi ma comunque indipendente e con ampi spazi di manovra tra narcotraffico, estorsioni, persino gambizzazioni e omicidi e infiltrazioni negli appalti pubblici

Sola, per quel processo, il cosiddetto Anni 90, fu assolto, nonostante in seguito è stato coinvolto almeno in un’altra operazione anti-droga: fu fermato in auto nel 2014, insieme a un’altra persona, con 1,2 chilo di marijuana.

Il suo nome è rispuntato in un’indagine antimafia, così come quella che lo vide processato con Ettore Mendico, per via delle dichiarazioni di uno dei pentiti ex affiliati al Clan nomade Di Silvio di Latina, Agostino Riccardo.

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Riccardo, nel 2018, ha dichiarato alla Direzione Distrettuale Antimafia di Roma che: “se dovevamo fare estorsioni fuori dal territorio di Latina ci rivolgevamo alle organizzazioni criminali che controllavano il territorio o a persone che le rappresentavano, ad esempio a San Cosma e Damiano Ettore Mendico (Clan dei Casalesi) e Giuseppe Sola“.

Ieri Sola, residente nel comune del sud pontino nella traversa di Via Porto Galeo, e ritenuto ancora adesso dai Carabinieri contiguo al noto clan camorristico localmente denominato dei Casalesi  è stato trovato in possesso, a seguito di perquisizione domiciliare, di complessivi grammi 55,60 grammi di hashish, suddivisa in più parti opportunamente occultata, di un bilancino di precisione e strumenti utili per il taglio e il confezionamento dello stupefacente nonché di un caricatore per pistola cal. 7,65, due proiettili dello stesso calibro 29 cartucce per fucile da caccia cal. 12 e 16. 

Il materiale è stato sottoposto a sequestro per gli ulteriori accertamenti del caso, mentre l’arrestato trasferito presso la propria abitazione agli arresti domiciliari.

Un arresto sicuramente significativo rispetto a un clan, quello denominato Mendico, che nonostante inchieste, processi e sentenze continua a a rappresentare un punto di riferimento criminale per il sud pontino. Anche nell’ultima indagine anti-droga di un certo rilievo al sud pontino, chiamata “Touch&Go”, che ha sgominato un gruppo legato ai clan di Secondigliano di stanza a Scauri, si potevano scorgere alcune dinamiche tra clan e famiglie rivali. Tra le più potenti sicuramente quelle gravitanti nell’area di Santi Cosma e Damiano.

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Permane la massima attenzione – si legge nella nota dei militari che hanno dato notizia dell’arresto – dell’Arma dei Carabinieri di Latina, volta al controllo del territorio nell’approssimarsi delle festività natalizie, prediligendo il presidio delle aree maggiormente esposte a reati di natura predatoria e contro la persona.   

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