Zingaretti firma l’ordinanza che dà il via libera nel Lazio al cosiddetto tra amici. Sì a tutti gli altri sport e discipline da contatto
È stata firmata l’ordinanza del Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, che consente da oggi la ripresa delle discipline sportive di contatto, dopo lo stop forzato dovuto all’emergenza Coronavirus.
“Alla luce del trend dei contagi nel Lazio, siamo nelle condizioni di procedere alla riapertura, da oggi stesso, anche per questa tipologia di sport. Ne siamo felici, perché lentamente e con la prudenza necessaria, stiamo garantendo agli appassionati, ai professionisti e agli operatori di riaccendere i motori delle loro attività. L’obiettivo è stato frutto di un serrato e fruttuoso confronto con tutti gli attori coinvolti, condividendo le problematiche e le richieste avanzate. Oggi quindi facciamo un passo in avanti con consapevolezza, per ripartire tutti sempre con l’obiettivo di tutelare la salute delle nostre comunità”, commenta il Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti.
La misura è stata presa in considerazione dell’andamento epidemiologico del territorio regionale che permane in una condizione di costante controllo ed esiguità del numero di contagi comunque riconducibili a cluster prontamente circoscritti.
Nell’ordinanza vengono specificate alcune misure da osservare:
L’accesso alla sede dell’attività sportiva (sede dell’allenamento o della gara) potrà avvenire solo in assenza di segni/sintomi (es. febbre, tosse, difficoltà respiratoria, alterazione di gusto e olfatto) per un periodo precedente l’attività pari almeno a 3 giorni. Inoltre, all’accesso dovrà essere rilevata la temperatura corporea e, in caso di temperatura superiore ai 37.5 °C, non sarà consentito di entrare.
Il registro dei presenti nella sede dell’attività di allenamento o della competizione sportiva dovrà essere mantenuto per almeno 30 giorni, nel rispetto della normativa sulla privacy. Gestori e lavoratori non possono iniziare il turno di lavoro se la temperatura corporea è superiore a 37,5°C.
Relativamente alle ulteriori misure di prevenzione (comportamentali, igieniche, organizzative) dovranno essere osservate le “Linee Guida per l’attività sportiva di base e l’attività motoria in genere” disposte dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Ufficio per lo sport, con particolare riferimento a un’adeguata informazione, comprensibile anche per gli atleti di altra nazionalità; corretta prassi igienica individuale; mantenimento della distanza interpersonale minima di almeno 1 metro in caso di assenza di attività fisica e, per tutti i momenti in cui la disciplina sportiva lo consente, di almeno 2 metri durante l’attività fisica, fatta eccezione per le attività di contatto previste in specifiche discipline (vedi sport di squadra).
Nelle strutture, dovrà essere regolare e frequente sia la pulizia che la disinfezione di aree comuni, spogliatoi, docce, servizi igienici, attrezzature e macchine utilizzate per l’esercizio fisico; tutti gli indumenti e oggetti personali devono essere riposti dentro la borsa personale, anche qualora depositati negli appositi armadietti.
Infine, in merito al ricambio d’aria negli ambienti interni, in ragione dell’affollamento e del tempo di permanenza degli occupanti, dovrà essere verificata l’efficacia degli impianti al fine di garantire l’adeguatezza delle portate di aria esterna secondo le normative vigenti. Per gli impianti di condizionamento, è obbligatorio, se tecnicamente possibile, escludere totalmente la funzione di ricircolo dell’aria.
Gli oggetti toccati con più frequenza (es. corrimano, interruttori della luce, pulsanti degli ascensori, maniglie di porte e finestre, ecc.) devono essere igienizzati frequentemente insieme al materiale sportivo (palloni, casacche, panchine, porte da calcio, reti da pallavolo, canestri da basket).
È obbligatorio l’uso della mascherina nel centro sportivo, prima di iniziare l’attività sportiva e subito dopo. Sarà vietato consumare cibo negli spogliatoi e nelle aree di svolgimento della pratica sportiva.