CALAMITÀ NATURALE A CISTERNA, SINDACO SCRIVE A REGIONE E MINISTERO: QUOTE DEI RIMBORSI ANCORA NON PERVENUTE

Agricoltura in crisi a Cisterna: dalla siccità alla moria del kiwi, ai cambiamenti climatici. Richiesta di sostegno e adozione di misure di aiuto: ricerca scientifica, riconversione degli impianti, fondo di solidarietà, PSR e PNRR

Nonostante la Giunta regionale si sia attivata prontamente per deliberare il riconoscimento dello stato di calamità naturale per la siccità della scorsa estate, il Ministero e il Governo ancora non stabiliscono le quote dei rimborsi.

A questo stato di difficoltà si aggiungono una sempre più profonda crisi del settore agricolo dovuto alla cosiddetta moria del kiwi e ai cambiamenti climatici.Con una nota all’assessore regionale all’agricoltura Enrica Onorati, il sindaco di Cisterna di Latina, Valentino Mantini, e l’assessore Emiliano Cerro, hanno rappresentato questo stato di grande difficoltà in cui versa il settore, per chiedere quali iniziative siano in corso, e il sostegno a tutti i livelli delle aziende agricole del territorio.

“Questo Comune ha sempre mostrato una particolare sensibilità riguardo alle vicende del settore agricolo – affermano il sindaco Mantini e l’assessore Cerro – e più volte si è confrontato con l’assessore regionale Onorati in maniera proficua. Proprio con questo spirito le abbiamo segnalato varie problematiche, in particolar modo il ritardo, da parte del Ministero e del Governo nazionale, nell’emanazione dell’avviso per l’avvio della raccolta e istruttoria delle domande di rimborso per la siccità dello scorso maggio che ha causato la perdita di importanti quote di produzione (kiwi e settore ortofrutticolo soprattutto).

A ciò si aggiungono il fenomeno della cosiddetta “moria del kiwi” che, unitamente al cambiamento delle condizioni climatiche, porterà a registrare per l’annata 2022 una contrazione almeno del 30% delle produzioni rispetto agli anni precedenti, soprattutto per quanto riguarda la varietà “verde”. Purtroppo non sono stati fatti passi avanti dal punto di vista scientifico e l’unico, modesto, rimedio accertato, è stato l’abbassamento delle temperature estive tramite le reti protettive antigrandine, per gli impianti che ne disponevano.

Alla luce di quanto sopra, soprattutto in merito alla crisi del comparto kiwi, che rappresenta una parte importante del PIL regionale e investe migliaia di aziende e lavoratori diretti o dell’indotto, si chiede l’impegno a inserire nel PSR, nel PNRR o in altri strumenti regionali, nazionali e/o comunitari, al fine di sviluppare una ricerca scientifica adeguata e necessaria per evitare che la crisi della produzione del kiwi nella regione diventi irreversibile. Inoltre prevedere, nelle misure di sostegno al settore, appositi finanziamenti per la riconversione degli impianti e il loro potenziamento, l’installazione di reti protettive e quanto altro necessario. Infine avviare, in sede di concertazione Regioni-Governo, la modifica della Legge 102 del 2004, affinché nel Fondo di solidarietà siano inserite le risorse idonee a sostenere le imprese del settore”.

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