BRUCIARONO L’AUTO DEL SINDACO DI LENOLA: ARRESTATI DUE UOMINI, SONO ACCUSATI ANCHE DI SPACCIO DI DROGA

Auto del Sindaco di Lenola bruciata, i Carabinieri della Compagnia di Terracina arrestano i due responsabili

Stamani, alle prime luci dell’alba, supportati da un elicottero del Nucleo di Pratica di Mare e da unità cinofile del Nucleo di Roma-Ponte Galeria, i militari della Compagna dei Carabinieri di Terracina, guidati dal maggiore Saverio Loiacono, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Latina, su richiesta della Procura pontina, nei confronti di due cittadini lenolani.

I due uomoni sono ritenuti gravemente indiziati, a vario titolo, di minaccia aggravata e danneggiamento seguito da incendio ai danni del Sindaco del comune di Lenola, Lorenzo Fernando Magnafico, detenzione e spaccio di ingenti quantitativi di stupefacenti (hashish e cocaina), estorsione (quali forme di recupero credito connesse alle cessioni di narcotico), detenzione e porto illegale di armi.

Lo scorso settembre 2023, era andata a fuoco, intorno alle 3 di notte, la Citroen C3 di colore grigio insieme a un’auto identica, ma di colore bianco, che si trovava in un parcheggio, in località Valle Bernardo, a Lenola. La Citroen grigia, per l’appunto, apparteneva al sindaco di Lenola, Fernando Magnafico.

Da subito erano scattate le indagini dei Carabinieri della Compagnia di Terracina, insieme al Nucleo Investigativo di Latina, per comprendere la natura dell’incendio che, senza grandi dubbi, si presentava di natura dolosa anche perché era stato trovato l’innesco, piuttosto rudimentale, da cui era partito il rogo. Alla base del gesto rimangono motivi misteriosi per un centro come quello di Lenola che, di solito, non presenta problemi gravi di sicurezza.

Magnafico, eletto nuovamente come sindaco a Lenola e presentatosi come unico candidato, vive nella frazione di Valle Bernardo. La natura dolosa dell’incendio, in un weekend che aveva visto presentarsi a Lenola parecchie persone per la festa di Madonna del Colle venerdì 15 settembre, destava sicuramente più di un’apprensione, nonostante che il primo cittadino avesse provato a non ingigantire l’episodio; tanto più che il Sinaco avrebbe subito assicurato di non essere stato oggetto di attenzioni particolari o minacce.

Il primo rogo si era sviluppato tra venerdì e sabato, mentre l’incendio che ha reso inagibile l’auto di Magnafico risale alla notte tra lunedì e martedì. Un fatto che avrebbe potuto significare molto semplicemente che l’autore degli incendi aveva confuso l’auto molto simile che appartiene ad una donna, con l’auto del primo cittadino. Ecco perché il responsabile si sarebbe ripresentato nella stessa via a Valle Bernardo per colpire stavolta il bersaglio giusto.

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