Apertura della bretella di svincolo sulla S.R. 630 Ausonia in direzione Formia, Villa (Un’Altra Città e M5S): “Esultano, ma il Comune non ha gestito nulla”
“Certo che c’è da esultare ed esaltarsi per il completamento della “bretella”, una rampa ad una corsia della lunghezza di circa 150m che collega la SR 630 alla frazione di Penitro, rampa che consentirà, finalmente, ai mezzi pesanti di non attraversare più una parte del centro abitato di Penitro, riducendo sia l’inquinamento sia aumentando i livelli di sicurezza e vivibilità dei cittadini.
Ma non sarebbe guastata un po’ di onestà intellettuale, virtù, ma non la sola, a essere sconosciuta a chi oggi amministra anzi, comanda come piace dire a loro, la città di Formia.
Innanzitutto i soldi spesi per questi 150m di strada, 1.233.758,60 euro, tanti, veramente tanti e di questi 863.631,00 euro di provenienza regionale, ottenuti il 30 giugno 2016 dalla Direzione della Regione Lazio per lo Sviluppo economico e le attività produttive.
Poi la gara per dare in appalto l’opera: era il 10 aprile 2017, gestita interamente dal Consorzio industriale del Sud Pontino aggiudicata il 16 novembre 2017 e all’atto dell’aggiudicazione si dichiarava che il tutto sarebbe finito e consegnato il 29 dicembre 2018.
E invece l’annuncio trionfale viene dato il 21 settembre 2023, a quasi 6 anni dall’aggiudicazione dei lavori, a quasi 5 anni dalla dichiarazione della fine dei lavori e a oltre 7 anni dopo aver ottenuto il finanziamento regionale!
In tutto questo il Comune di Formia? Non ha gestito nulla, non ha dato i soldi, non ha indetto la gara, non ha seguito i lavori, non li ha appaltati e non ha fatto il collaudo dell’opera.
In tutto questo, soldi pubblici e tanti gestiti dell’allora Consorzio industriale del Sud Pontino, a guida Salvatore Forte, uomo di fiducia di Claudio Fazzone, tanti i soldi gestiti dal Consorzio, come quei famosi 10 milioni di euro del CIPE, destinati alla Littorina Formia-Gaeta, e ancora non si sa che fine abbiano fatto, visto che il piazzale della stazione di Gaeta, in cui questa Littorina doveva arrivare, è stato “svenduto” ad una ditta privata di amici degli amici. Soldi gestiti con ritardi, con proprie gare e proprie assegnazioni.
Non c’è nulla da vantarsi, e forse ogni tanto bisognerebbe con onestà, un briciolo di onestà intellettuale, non vantarsi di risultati onnipotenti ma solo semplicemente di aver completato in 7 anni pochi metri di strada di cui il 70% con soldi regionali.
Ma giustamente si grida al successo, perchè così si fa vedere che l’amministrazione Taddeo-Cupo sta facendo qualcosa di fronte al nulla amministrativo in due anni di comando, al netto delle feste, delle sagre della sposa e degli interventi esilaranti del sergente García che divertono grandi e piccini”.
Lo spiega, in una nota, la consigliera comunale d’opposizione Paola Villa.