BRACCIANTE MORTO NELL’AZIENDA DI BORGO PIAVE, INDAGINI PER OMICIDIO COLPOSO

Procura della Repubblica di Latina
Procura della Repubblica di Latina

Trovato morto in un’azienda agricola situata a Borgo Piave, in Strada del Crocifisso: la scoperta avvenuta nel pomeriggio del 16 agosto

È stato trovato già morto all’interno dell’azienda agricola che si trova alle porte di Latina nord, a Borgo Piave, in Strada del Crocifisso, il dipendente di nazionalità indiana di 54 anni, Dalvir Singh. Ad avvertire i soccorsi, che sono arrivati con due autoambulanze e un’automedica, è stato lo stesso datore di lavoro il quale, arrivato dopo le ore 17 in azienda, ha trovato il suo dipendente steso a terra. A due mesi di distanza dalla morte di Satnam Singh avvenuta a giugno, un altro caso di un bracciante indiano morto sul luogo di lavoro, anche se le circostanze sono completamente diverse.

L’uomo, che lavorava in azienda con contratto regolare ed era munito di permesso di soggiorno, si era recato in azienda circa un’ora prima per adempiere a un compito relativamente semplice, ossia accendere l’impianto di irrigazione idrica interno all’impresa che si occupa di produrre legname.

In seguito al decesso constatato dai soccorritori del 118 intervenuti prontamente dopo la chiamata al numero d’emergenza 112, sono arrivati anche i tecnici Asl dello Spesal – Servizio Prevenzione e Sicurezza Negli Ambienti di Lavoro e i Carabinieri di Borgo Podgora.

Le cause della morte del 54enne, che viveva a Cori, ad ogni modo, sarebbero da rintracciare in un malore, al netto dei possibili approfondimenti di indagine scattati perché si è trattato di una morte sul luogo di lavoro. Il sostituto procuratore di turno, Valerio De Luca, infatti, ha disposto sulla salma dell’uomo l’esame medico-legale. Per prassi, è stato aperto un fascicolo di omicidio colposo a carico di ignoti. Le verifiche autoptiche stabiliranno l’esatta causa della morte e sopratutto se l’uomo avesse patologie pregresse.

Intanto la politica nazionale torna a commentare la città di Latina, dopo le manifestazioni sindacali che si sono tenute in seguito alla morte di Satnam Singh.

Il capogruppo del Partito Democratico nella commissione Lavoro della Camera, Arturo Scotto, ha chiesto alla Ministra del Lavoro di “riferire al Parlamento lo stato delle politiche di contrasto all’insicurezza sul lavoro nei campi. Non può più sottrarsi come ha fatto in tutti questi mesi”.

In una nota, invece, interviene la segretaria dei Dem, Elly Schlein: “Solo un mese fa, dopo quello che è accaduto a Satnam Singh, il Governo prometteva che avrebbe contrastato in ogni modo “l’Italia peggiore”, quella del caporalato e dello  sfruttamento. Ieri invece è stato stroncato nei campi a 40 gradi  all’ombra Dalvir Sing, 54 anni. Questi non sono incidenti sul lavoro  ma sono persone uccise dallo sfruttamento in condizioni di lavoro  inumane. La presidente Meloni e il suo Governo intendono occuparsene?  O continueranno a fare proclami di circostanza solo di fronte all’onda emotiva dei singoli drammatici episodi di cronaca?”.        

“Il Pd continuerà a incalzare il Governo e – conclude – a battersi per  dire che servono più risorse per attuare la legge contro il caporalato e lo sfruttamento, per la prevenzione, per creare sistemi di  protezione per chi denuncia il caporalato e lo sfruttamento, serve  fare molto di più per la sicurezza sul lavoro, per responsabilizzare le aziende e per arginare la piaga della precarietà e della manodopera senza salari dignitosi e senza diritti”.

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