BORGO PROTETTO DI CORI: “UNA FRENATA AL PROGETTO DA 24,5 MILIONI”

L'area dove verrà realizzato il complesso edilizio del Borgo Protetto a Cori
L'area dove verrà realizzato il complesso edilizio del Borgo Protetto a Cori

Il Presidente rimanda la Commissione Urbanistica in attesa degli esiti della Commissione Trasparenza

Sulla vicenda Borgo Protetto, l’amministrazione del sindaco De Lillis sembra voler accelerare la conclusione del procedimento e andare il più velocemente possibile all’approvazione della variante al Piano Regolatore con l’approvazione del progetto della nuova cittadella con case albergo e servizi a 5 stelle per anziani facoltosi e autosufficienti, presentato dalla società I Borghi d’Italia-GIOMI.

Infatti, mentre la Consigliera Germana Silvi convocava la Commissione Trasparenza per fare chiarezza sulla regolarità dell’iter del procedimento amministrativo, il sindaco “premeva” per la convocazione della Commissione Urbanistica, la prima in assoluto sull’argomento.

COMMISSIONE URBANISTICA

“Da fonti attendibili, si apprende che l’ordine del giorno della commissione Urbanistica, inviato nei giorni scorsi, era diverso da quanto concordato, vale a dire discutere per la prima volta in assoluto il progetto. Invece, in buona sostanza, il sindaco De Lillis avrebbe voluto approvare il progetto e la Convenzione urbanistica “fantasma” senza averli mai pubblicizzati e quindi senza dare il tempo per una loro analisi seria e ponderata. Probabilmente per queste ragioni, la Commissione urbanista è stata annullata e rinviata a data da destinarsi, in attesa degli esiti della Commissione Trasparenza. Come sottolinea il Presidente della Commissione Aristide Proietti, in quota PSI: “la Convenzione Urbanistica è un atto fondamentale per la valutazione dell’interesse pubblico di una variante così significativa al Piano Regolatore. Essa, insieme a molte altre informazioni chiave, doveva essere messa a disposizione a luglio, al momento dell’Avviso, e non può essere liquidata come una fatto marginale e secondario, come invece si sarebbe voluto fare”.

COMMISSIONE TRASPARENZA

“Sono state presentate numerose interrogazioni, osservazioni, istanze di annullamento in autotutela, sia dai Consiglieri di minoranza, ma anche da cittadini e da partiti politici non presenti in Consiglio. Le risposte non sono mai arrivate – afferma la Consigliera di FdI -. Ora abbiamo deciso di convocare la Commissione con la speranza di poter ricevere in quella sede le necessarie e doverose risposte”.

Risposte che sono a carico, in primis, del Segretario Generale, garante della trasparenza e dell’anticorruzione, ma anche dal responsabile del SUAP dei Castelli

Romani e Prenestini (al quale è stata affidata la gestione dei procedimenti del settore produttivo del comune di Cori) e dal Responsabile del procedimento del comune di Cori.

L’OCCULTAMENTO DELL’INCENDIO

È di certo una delle anomalie più eclatanti di tutto il procedimento: l’evento, avvenuto nel 2022 sul terreno dove dovrebbe sorgere il Borgo Protetto, non viene dichiarato alla Regione, che quindi prende atto dell’assenza di aree percorse dal fuoco sulla base della certificazione incompleta e mendace di una dipendente comunale, che ora ricopre il ruolo di responsabile dell’Urbanistica. Nonostante sia in corso anche un contenzioso civile, perché l’incendio ha provocato danni ai vicini, l’amministrazione De Lillis approva l’aggiornamento del catasto incendi solo due anni dopo, a Conferenza dei Servizi conclusa, senza inserirvi l’area del Borgo, e senza pubblicare l’Avviso. La ragione dell’occultamento dell’incendio è semplice: il vincolo che impedirebbe per 15 anni l’edificazione su quel terreno, bloccando definitivamente la realizzazione della cittadella GIOMI.

LA CONVENZIONE URBANISTICA “FANTASMA”

La Convenzione dovrebbe contenere voci importanti: il calcolo della plusvalenza, il calcolo degli oneri di urbanizzazione e l’individuazione delle aree da cedere alla collettività.
La Società proponente ha dichiarato un investimento di 24,5 milioni di euro per la realizzazione del Borgo Protetto, ed è sulla base di questi dati che andrebbero elaborati questi calcoli.

Ma nessuno ha mai visto questo documento fondamentale per capire quali potrebbero essere i vantaggi per la popolazione a fronte di questa significativa concessione che si farebbe ad un privato.

L’ITER DEL PROGETTO

Per completare l’iter, ora servirebbe solo il passaggio in Commissione Urbanistica, un passaggio che sembrerebbe ritenuto una banale formalità. Poi si arriva in Consiglio Comunale, dove, risulterebbe che, nonostante il progetto non sia mai stato analizzato e valutato neanche dai Consiglieri di maggioranza, il sindaco De Lillis sia certo di poter contare su una maggioranza bulgara, quindi sarebbe certo di avere i numeri per approvare il progetto e la variante al PRG.

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