Il Sindaco De Lillis si riserva di agire nelle sedi opportune contro la Vigilessa che certificò l’incendio
L’Assessore all’Urbanistica sostiene che non è necessario dimostrare la pubblica utilità
È stata travagliata la convocazione della Commissione Trasparenza per esaminare la regolarità del procedimento della variante al Piano Regolatore necessaria alla realizzazione del Borgo Protetto. Secondo il Sindaco, infatti, non poteva tenersi perché non era stata mai insediata.
<<Questo fatto la dice lunga sulle volontà dell’Amministrazione – sottolinea la Consigliera de L’Altra Città, Germana Silvi – Di fronte a numerose richieste di chiarimenti, accesso agli atti, osservazioni alle quali l’amministrazione non ha mai dato risposta, in qualità di Presidente uscente, sono stata costretta a convocarla per consentire l’insediamento>>.
Quindi, finalmente il 30 gennaio scorso si è riunita per affrontare le tante ombre che circondano il procedimento che vorrebbe approvare la variante al Piano Regolatore per costruire il GIOMI Village: cinque ettari di terreno agricolo abbandonato su una collina a rischio sismico e idrogeologico, dove nel 2022 c’è stato un incendio.
In città c’è chi parla di vera e propria speculazione edilizia, e chi, invece, ci vede una opportunità di sviluppo per il territorio.
<<In realtà – precisa Germana Silvi – per quel che ne sappiamo, il GIOMI Village sarebbe un cittadella chiusa, dove le necessità degli ospiti verrebbero soddisfatte tutte al suo interno: case in affitto, bar, ristoranti, negozi, teatro, sala convegni, palestra, piscina. I rapporti con il territorio sarebbero veramente minimi>>.
<<Purtroppo però il progetto non è stato mai reso pienamente pubblico– continua la Silvi – e questa è una delle ragioni per le quali abbiamo convocato la commissione trasparenza. La prima questione rilevata immediatamente è stata l’assenza, in Commissione, dei tecnici comunali. Presente solo l’attuale responsabile comunale dell’Urbanistica ma non il precedente responsabile che si è, a lungo, opposto al procedimento semplificato in quanto aveva rilevato l’abnormità delle dimensioni urbanistiche del progetto: ben 34mila nuovi metri cubi di nuove costruzioni su un piano regolatore che già ne consente circa 400mila. Durante la Commissione non è stato chiarito se la contrarietà dell’Ufficio urbanistica sia mai stata superata durante la conferenza dei servizi, il Sindaco si è limitato a parlare di altre cose non attinenti.
Altra mancanza da registrare è la partecipazione dei consiglieri di maggioranza. In realtà erano presenti, ma non hanno ritenuto di intervenire, lasciando la gestione dell’intera seduta al Sindaco.
Ha parlato solo il Sindaco De Lillis sostituendosi, nei fatti, ai tecnici dell’urbanistica e del SUAP.
Ragionevole pensare che i membri di maggioranza della Commissione– Annamaria Tebaldi, Sabrina Pistilli e Chiara D’Elia – non avessero alcuna specifica conoscenza degli atti e di come fossero stati elaborati. Non abbiamo avuto neanche il piacere di conoscere le posizioni dell’assessore all’urbanistica – Elisa Massotti –>>.
Nel merito, come Presidente della Commissione, ho portato all’attenzione 17 punti su aspetti ritenuti molto controversi.
In sintesi, secondo il sindaco, l’incendio non c’è stato e durante la Commissione ha fatto verbalizzare che: “La relazione della Polizia Locale redatta dal dipendente Silvia Moroni è inattendibile. Mi riservo di agire nelle sedi opportune”.
Eppure l’evento è stato certificato anche dai Vigili del Fuoco che sono intervenuti per lo spegnimento e per il quale è peraltro in corso un procedimento giudiziario di risarcimento danni da parte di un confinante che si è ritenuto danneggiato dal fuoco partito dall’area dove si vorrebbe costruire.
A seguire il tardivo adeguamento del catasto incendi che, non solo ha escluso surrettiziamente l’incendio avvenuto sulla proprietà del GIOMI Village, ma non ha neanche seguito il corretto iter di approvazione. Quindi ora potrebbe verificarsi che molti proprietari di terreni si vedano inseriti nell’elenco degli incendi senza aver potuto fare le necessarie osservazioni e contestazioni.
È chiaro che l’occultamento dell’incendio è un fatto molto grave, ed è comprensibile l’insistenza del sindaco su questo punto, in quanto, se l’incendio venisse riconosciuto, potrebbe scattare il vincolo di non edificabilità per 15 anni.
Altro aspetto di criticità è la mancanza di pubblicità della Convenzione Urbanistica, che dovrebbe contenere i vantaggi per la collettività di Cori e Giulianello.
A questo proposito è singolare l’intervento dell’Assessore all’urbanistica – Elisa Massotti – la quale si è limitata a riportare, interpretando erroneamente la legge, che non è obbligatorio pubblicare la Convenzione.
Ma qui siamo di fronte ad una variante del PRG a favore di un privato che, su terreni agricoli di sua proprietà, vorrebbe costruire una nuova città sempre di sua proprietà. Se la collettività non conosce la convenzione, come si fa a valutare il pubblico interesse?>>
In Commissione non sono state date risposte, rimandando ogni valutazione alla Commissione Urbanistica. Ritengo che la Convenzione andasse pubblicata contestualmente all’Avviso di variante, in modo da valutare l’effettiva sussistenza di un interesse pubblico.
Il vero problema è che per stilare la Convenzione sarebbero state necessarie molte altre informazioni che non risulterebbero fornite dalla proprietà, prima fra tutte: il valore dell’investimento basato su un progetto esecutivo e che l’amministrazione e gli Uffici competenti non l’abbiano mai richiesto, creando opacità ai necessari calcoli della plusvalenza, degli oneri concessori e delle aree da destinare ad uso pubblico.
Ultima questione, molto seria, è che l’area dove si vorrebbe costruire si trova a ridosso di un importante fosso che è ad alto rischio idrogeologico e sismico. Tanto che, nel 2016,
dopo ripetuti eventi di frane e smottamenti, fu redatta una valutazione geologica approvata dal Consiglio Comunale.
La risposta del Sindaco sul punto, è che la Regione avendo dato parere positivo lo studio precedente “è superato”.
Quindi ci si domanda se quell’area non sia più ad alto rischio sismico e idrogeologico e in base a quali interventi? Se dovessero malauguratamente avvenire altri eventi catastrofici, di chi sarebbero le responsabilità? Insomma, mi duole prendere atto che nella Commissione Trasparenza non siano stati forniti i necessari chiarimenti sulla regolarità del procedimento. Anzi, le dichiarazioni del Sindaco, come detto, l’unico ad essere intervenuto, hanno acuito i dubbi e le preoccupazioni”.
Al fine di consentire a tutti i cittadini di Cori di prendere visione del Verbale della Commissione Trasparenza, è stato formalmente richiesto al Segretario generale del Comune di Cori di procedere alla pubblicazione sul Sito del Comune di Cori.