È stata approvata dal Consiglio comunale di Cori la proposta di delibera concernente l’approvazione della variante urbanistica semplificata ai sensi dell’art. 8 del D.P.R. 160/2010, relativa al progetto presentato dalla società I Borghi d’Italia Srl, finalizzato alla realizzazione di una struttura protetta per soggetti non autosufficienti, denominata “Borgo Protetto”, nel Comune di Cori. Non semplicemente un provvedimento tecnico-urbanistico, ma una scelta politica che guarda al futuro della comunità e alla centralità della persona, soprattutto quando più fragile.
Il procedimento ha avuto inizio formalmente il 15 luglio 2019 con l’acquisizione della richiesta di indizione della Conferenza dei Servizi preliminare ai sensi dell’art. 14 c. 3 della Legge n. 241/90, che recita “per progetti di particolare complessità e di insediamenti produttivi di beni e servizi, l’amministrazione procedente può indire una Conferenza preliminare finalizzata ad indicare al richiedente, prima della presentazione dell’istanza o del progetto definitivo, le condizioni per ottenere, alla loro presentazione, i necessari pareri, intese, concerti, nulla osta, autorizzazioni, concessioni o altri atti di assenso, comunque denominati”. Si tratta di un progetto che ha rispettato le complesse prescrizioni normative e procedurali previste dall’art. 8 del D.P.R. 160/2010, il cui carattere eccezionale e derogatorio richiede specifiche motivazioni e adeguate clausole a tutela dell’interesse pubblico.
L’intervento si configura come conforme ai requisiti richiesti: è circoscritto alle reali esigenze dell’attività produttiva proposta, è stato accompagnato da una conferenza dei servizi decisoria che ha valutato la compatibilità ambientale, paesaggistica e urbanistica, ed è stato dichiarato non assoggettabile a VAS con apposita Determinazione Regionale. La proposta ha inoltre acquisito il parere favorevole geologico e vegetazionale, dimostrando quindi una piena aderenza ai criteri di sostenibilità e sicurezza.
Ogni passaggio è stato rispettato con trasparenza, rigore e coerenza amministrativa, dando spazio a un’iniziativa di qualità, che coniuga innovazione sociale, sviluppo sostenibile e responsabilità civica e che si distingue per la sua visione integrata tra welfare, urbanistica e territorio.
L’intervento, articolato su una superficie rilevante, prevede più edifici residenziali, spazi collettivi, servizi diurni e attività di vicinato, configurando un vero e proprio polo di inclusione sociale e assistenza. Ma implica anche una ricaduta positiva sul piano occupazionale, generare servizi e opportunità per il tessuto locale e valorizzare un’area oggi sottoutilizzata.
L’Amministrazione comunale ha vincolato inscindibilmente la variante al progetto produttivo presentato, evitando ogni possibile uso distorto delle procedure semplificate. A ciò si aggiunge l’impegno a decadere la variante qualora non venga realizzato l’intervento nei tempi e nei modi prescritti, a garanzia della trasparenza e della tutela dell’interesse collettivo.
In linea con il principio di restituzione e giustizia sociale, l’intervento non è solo un’operazione edilizia, ma un progetto con una forte impronta sociale e territoriale. Di fatto il soggetto attuatore si impegna a farsi carico di ulteriori oneri a favore della collettività:
- Plusvalenza di 600.000 euro;
- la completa riqualificazione del “Parco Impero – F.lli Cervi”, compreso il campo da tennis e gli spogliatoi, nonché la realizzazione di un “piccolo Parco Avventura” per ragazzi, secondo un progetto condiviso e già definito tra le parti, per un importo complessivo pari a € 502.318;
- la garanzia di condizioni agevolate per 15 nostri concittadini anziani, residenti da almeno cinque anni, per i quali sarà applicata una riduzione del 30% sulla quota residenziale-alberghiera delle case albergo rispetto alle tariffe medie praticate.
- l’inserimento di un contributo finanziario straordinario di 50.000 euro per finalità socio/culturali.
Il progetto è stato inoltre rafforzato da prescrizioni ambientali e paesistiche puntuali e vincolanti, che assicurano la tutela dell’equilibrio ecologico e paesaggistico:
- le piantumazioni dovranno essere costituite da specie prevalentemente indigene o autoctone, con alberature mature in grado di garantire un rapido mascheramento delle strutture, nonché l’obbligo di sostituire eventuali fallanze;
- le aree a verde dovranno essere mantenute in stato naturale, non potranno ospitare depositi di materiali e dovranno continuare ad assolvere le proprie funzioni ecologiche;
- ogni modifica ai sistemi di trattamento delle acque meteoriche e agli interventi di mitigazione paesaggistica dovrà essere adeguatamente documentata tramite relazioni specialistiche che ne dimostrino l’effettivo miglioramento ambientale.
Queste condizioni, insieme alle clausole previste per assicurare l’effettiva realizzazione del progetto e l’eventuale decadenza della variante in caso di inadempienza, tutelano l’interesse pubblico.
“La tecnica – commenta il sindaco Mauro De Lillis – cede il passo alla Politica. Il Consiglio comunale, con i voti della maggioranza, ha approvato il progetto in variante urbanistica del Borgo Protetto: un’iniziativa imprenditoriale, promossa dal Gruppo Giomi S.p.A., che prevede un insediamento residenziale teso all’assistenza agli anziani. Dopo un iter procedurale durato circa 6 anni, il progetto è approdato in Consiglio per il giudizio politico. Il Partito Democratico e il Mag (movimento autonomia di Giulianello) hanno sostenuto, con convinzione, l’iniziativa, consolidando un’intesa politica granitica. I Consiglieri comunali che con il loro voto hanno approvato il progetto, hanno scelto di stare dalla parte giusta della storia di questa comunità. A tutti loro va il mio ringraziamento, ma sarà il futuro a rendere loro i veri onori di una scelta coraggiosa, lungimirante, innovativa”.