BORGO PROTETTO A CORI, LA MINORANZA AVANZA UNA PROPOSTA ALTERNATIVA

L'area dove dovrebbe nascere il Borgo Protetto a Cori
L'area dove dovrebbe nascere il Borgo Protetto a Cori

Sul “Borgo Protetto”, il Capo gruppo de L’Altra Città, Evaristo Silvi, ha presentato una mozione al Consiglio Comunale per impegnare l’amministrazione di De Lillis su una strada innovativa.

Stiamo parlando del progetto, presentato dalla società I Borghi d’Italia srl, che prevede la realizzazione ex novo di una cittadella per anziani autosufficienti o parzialmente autosufficienti. Ci sarebbero 3 case albergo e sarebbe completamente autonoma, potendo contare su tutti i servizi necessari: negozi, bar, ristorante, palestra, piscina, sala convegni, luoghi aggergativi. Un modello di provider di servizi residenziali e alla persona che, come afferma la stessa società proponente, garantirebbe assistenza, autonomia e socialità degli anziani residenti anche attraverso l’uso delle più moderne tecnologie digitali e della domotica.

“Si tratta di una proposta molto importante e che impatta sulla struttura del nostro territorio, in quanto prevede una variazione al Piano Regolatore di portata colossale: la costruzione di una città parallela e senza alcun legame con il nostro Paese – afferma Silvi -. Per questo ne stiamo seguendo con attenzione l’iter amministrativo e finora abbiamo stigmatizzato la mancanza di regolarità del procedimento su molti aspetti, e continueremo a presidiarlo. Ma il progetto di iniziativa privata potrebbe essere una grande occasione per Cori, per rigenerare il centro storico”.

Silvi sottolinea che questo progetto prevede un ingente consumo di suolo agricolo e l’edificazione di un nuovo agglomerato urbano fuori dal centro abitato e del tutto autonomo.

“Di contro – evidenzia Silvi – il centro storico di Cori è ormai in gran parte spopolato e di conseguenza assistiamo ad un progressivo degrado urbanistico. Gli immobili privati, di cui molti abbandonati, cadono a pezzi, proprio come l’immobile di Via Veneto, nel cuore del paese, in una posizione meravigliosa e a ridosso delle scuole medie, dove l’amministrazione è dovuta intervenire per la sicurezza pubblica, ed a spese dei cittadini. Vivere nel centro storico, ormai, è diventato difficoltoso, soprattutto considerando l’invecchiamento della popolazione residente. La scarsa accessibilità e la mancanza di servizi richiede, anche solo per fare la spesa quotidiana, di doversi spostare in auto, senza sapere dove parcheggiarla>>. <<Allora perché non pensare – si chiede Silvi – che il “Borgo Protetto” si possa realizzare nel centro storico? La realizzazione di un sistema diffuso di residenze per anziani e relativi servizi e infrastrutture adeguate porterebbe vantaggi non solo agli ospiti paganti della struttura, ma a tutta la popolazione, in primis ai residenti anziani ed ai familiari che debbono occuparsene”.

Silvi richiama anche le esperienze di rigenerazione urbana intraprese negli ultimi anni in molte Regioni sulla scia dei cospicui finanziamenti messi a disposizione con i fondi del PNRR.

“Con la mozione che abbiamo presentato alla discussione del prossimo consiglio comunale, vogliamo impegnare la Giunta comunale e far riformulare il progetto alla società I Borghi d’Italia proprio in questa direzione. Ci rendiamo conto che si tratta di una scelta complessa, meno semplice che mettere tanto nuovo cemento in area agricola, ma sarebbe un’iniziativa di grande valore per il futuro della nostra città”.

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