È stato pubblicato il bando rivolto ai giovani di età compresa tra 6 e 21 anni per accedere a buoni servizio finalizzati alla prevenzione del disagio psichico, all’assistenza psicologica e alla tutela della salute mentale. Le risorse complessivamente stanziate per l’Avviso pluriennale 2022-2024 a valere sul PR LAZIO FSE+ 2021-2027 ammontano complessivamente a 2,5 milioni di euro. Per quest’anno le domande potranno essere presentate a partire dalle ore 9 del 22 giugno esclusivamente on line accedendo alla piattaforma dedicata efamily all’indirizzo http://buonopsicologico.efamilysg.it/
“Con la pubblicazione del bando per il bonus psicologo diamo seguito ad un percorso che ci vede da sempre vicino a giovani della nostra regione, questa volta lo facciamo con un importante piano di interventi per prenderci cura dell’aspetto più intimo e introspettivo. Si tratta di uno sostegno che la Regione Lazio mette a disposizione dei giovani per aiutarli in modo concreto per la prevenzione del disagio psichico, l’assistenza psicologica e la tutela della salute mentale. Siamo stati i primi a dirlo e ora lo abbiamo fatto, semplicemente perché era giusto farlo, perché i nostri ragazzi e ragazze non devono e non posso essere lasciati soli” lo ha dichiarato il Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti.
“Quella che diamo con questo bando è una risposta concreta alle tante ragazze e ai tanti ragazzi che sono rimasti fortemente provati in questi anni dalla traumatica esperienza della pandemia, in particolare vogliamo sostenere le fasce più fragili della popolazione che non possono permettersi cure adeguate, così da garantire a tutti lo stesso livello di assistenza” hanno dichiarato gli assessori al Lavoro e Nuovi diritti, Formazione e Scuola della Regione Lazio, Claudio Di Berardino e alla Sanità, Alessio D’Amato.
In particolare la Regione Lazio con questo bando mira a favorire interventi di prevenzione dell’impatto psichico e promozione del benessere psicologico attraverso il potenziamento nei giovani di quelle competenze trasversali maggiormente associate a una condizione di benessere psicologico e che la letteratura scientifica considera fattori protettivi rispetto all’esordio di psicopatologie; l’allargamento della presa in carico della popolazione maggiormente a rischio per l’esordio dei disturbi del comportamento, anche in considerazione dell’aumento significativo del disagio psicologico che si registra in associazione alla pandemia, e una presa in carico più tempestiva e precoce, riducendo il rischio della cronicizzazione dei disturbi psichici.