BOMBE D’ACQUA E CRITICHE, L’AMMINISTRAZIONE DI CORI RISPONDE ALL’OPPOSIZIONE

Screenshot

Bombe d’acqua e critiche al Comune di Cori, dopo l’intervento dell’opposizione arriva la risposta dell’amministrazione

“Il chiarimento si rende necessario anche alla luce di quanto scritto dal consigliere Evaristo Silvi, il quale testualmente dichiara: “L’infrastruttura interrata, compresi i tombini che sono saltati, è stata realizzata dal Comune di Cori con finanziamento Pnrr di 830.000 euro e che per errori di calcolo non ha funzionato”.

Non è cosi: il tombino centrale della piazza che in questi giorni è saltato, e che salta oramai da almeno 20 anni, fu realizzato in occasione del tombinamento di piazza della Croce negli anni ‘70. È un tombino fognario dell’altezza di circa 10 metri, che raccoglie le acque nere del centro storico e, attraverso un collettore, si unisce alla conduttura fognaria centrale per giungere al depuratore.

Non è collegato alla nuova conduttura, in quanto quest’ultima è stata realizzata per raccogliere le acque bianche provenienti dai fossi che scendono dalle montagne, passare per fosso La Pezza e portarle al fosso della Catena.

Ora, al di là delle varie polemiche che ci possono anche essere – perché in prima battuta è naturale pensare ed associare il tombino che salta alla nuova conduttura, trovandosi entrambi nello stesso luogo –  ciò che deve essere compreso bene è che non c’è nessun collegamento tra vecchia conduttura (fognaria) e nuova (acque bianche), perché la normativa non permette di collegare le fogne a condotte di acque bianche.

Il tombino in questione raccoglie le acque nere e in casi di pioggia anche, impropriamente, le acque bianche, che in circostanza come quelle di questi giorni, non riescono a defluire.

All’interno del centro storico, non esiste una conduttura delle acqua bianche, in caso di pioggia tutto confluisce nel sistema fognario e una parte si riversa nel tombino in questione.

La domanda conseguente è: come si risolve questo problema? Le strade sono due: pulire la conduttura originaria del tombino che si trova a 10 metri di profondità e che nel tempo i detriti hanno ostruito; collegare il tombino in questione alla nuova conduttura, previa autorizzazione di Acqualatina. Un’operazione in deroga alle norme, ma che si rende necessaria in casi eccezionali”.

Così, in una nota, l’amministrazione di Cori.

Articolo precedente

UN ARSENALE A CAMPO DI CARNE: ARRESTATO UNO SPAGNOLO, CON SÈ ANCHE TRE BOMBE A MANO

Articolo successivo

FONDI, MUCCITELLI DIVENTA COORDINATRICE DI FORZA ITALIA AZZURRO DONNA

Ultime da Politica