100 millimetri di acqua sono caduti sul territorio della provincia di Latina, con circa 80 millimetri solo nella giornata del 14 febbraio.
“Una quantità di acqua importante – commenta il presidente del Consorzio di Bonifica, Lino Conti – se si calcola che la maggior parte è caduta nelle prime ore di venerdì. Nonostante la quantità di acqua caduta, non abbiamo registrato allagamenti sul territorio ad eccezione di zone depresse e con problemi idraulici”.
Il sistema di bonifica, formato da una fitta rete di canali che si estende per 5000 chilometri, e da 32 impianti, è entrato subito in azione, prosciugando la vasta area di bonifica di 248.065 ettari, distribuiti su 40 comuni e tre province, compresa la parte di territorio a sud della provincia, nei comuni di Minturno, Santi Cosma e Damiano e Castelforte. Le Idrovore stanno lavorando tutte al massimo della potenza, con l’impianto di Mazzocchio che sta prelevando 30.000 litri al secondo. Uomini e mezzi del Consorzio stanno presidiando il territorio e gli impianti idrovori per garantire che la quantità di acqua caduta defluisca regolarmente verso il mare o i laghi costieri e da qui al mare.
“Un dato allarmante che rischia però di compromettere la funzionalità degli impianti – spiega ancora il Consorzio – è la quantità di rifiuti e di ingombranti versata nei canali, che rischia di finire nelle idrovore bloccandone il funzionamento. Con l’aumento degli eventi meteorologici estremi dovuti ai cambiamenti climatici, il ruolo dei Consorzi diventa sempre più centrale per prevenire danni alle infrastrutture, proteggere l’agricoltura e garantire un uso efficiente dell’acqua”.
Le precipitazioni stanno subendo cambiamenti significativi a causa del riscaldamento globale e dei cambiamenti climatici. Alcuni degli effetti principali includono:un aumento dell’intensità delle precipitazioni, perché le temperature più elevate aumentano l’evaporazione dell’acqua dagli oceani intensificando le precipitazioni in molte aree, spesso sotto forma di piogge torrenziali o tempeste più violente; la modifica della distribuzione delle piogge, con alcune regioni che stanno diventando più umide, mentre altre stanno sperimentando un calo con lunghi periodi di siccità alternati a eventi estremi; scioglimento dei ghiacci che altera il regime delle piogge in molte parti del mondo; effetti su neve e grandine: nelle regioni più fredde si riducono le nevicate mentre in altre aree si registrano più episodi di grandine distruttiva.
“Questi cambiamenti – puntualizza il presidente Conti – stanno già avendo impatti significativi sull’agricoltura, la disponibilità di acqua e la sicurezza delle comunità. La pioggia degli ultimi due giorni risulta utile per le nostre riserve idriche, ma la maggior parte dell’acqua è finita nei canali a causa della velocità con cui è caduta. Allo stato attuale le nostre sorgenti hanno una diminuzione di circa il 50 % rispetto alla portata normale, dato che risulta particolarmente preoccupante se non si riuscirà a recuperare il gap Idrico”.