Da ieri 1 gennaio 2023 la tariffa dell’acqua nei 38 comuni dell’Ato4, gestione Acqualatina, è aumentata di un ulteriore 5%
“Lo scorso 27 giugno 2022 – ricorda la consigliera comunale di Formia, Paola Villa, da sempre critica contro le politiche dell’Ato4 e la gestione di Acqualatina Spa – dodici sindaci hanno votato gli aumenti del prezzo dell’acqua, aumentando i guadagni per il gestore idrico Acqualatina“.
I 12 sindaci sono quelli di Formia, Gaeta, Minturno, Santi Cosma e Damiano, Ventotene, Maenza, Latina, Priverno, Fondi, Lenola, San Felice Circeo. Per il 2022, secondo il provvedimento, vi sarà un moltiplicatore tariffario per il valore di 1,195 con un incremento rispetto all’anno precedente dell’8,45%. Il VRG, ossia il vincolo dei ricavi del gestore Acqualatina Spa, sarà di 122.897.927 milioni di euro. Per il 2023, invece, il moltiplicatore tariffario si alza ulteriormente al valore di 1,255, comportando un incremento in bolletta del 5% e un totale di ricavi per il gestore ammontanti a 132.463.861 milioni di euro.
Lo scorso giugno 2022, a votare contro l’aumento tariffario solo i Sindaci dei Comuni di Bassiano, Sezze, Cisterna, Pontinia, Sermoneta, Cori e Amaseno. Astenuti dal voto Terracina, Norma, Sonnino e Campodimele.
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“Oggi – conclude Paola Villa – paghiamo l’acqua con un aumento totale del 13,45% senza alcun servizio in più e sempre qui nel sud pontino con il 71% du perdita di acqua dalle tubature. Ovviamente nessuno lo ha ricordato ieri e lo ricorderà oggi”.