BOLLETTE DELL’ACQUA, FONDI IN AZIONE: “SINDACI FACCIANO SENTIRE LA LORO VOCE”

Latina, la sede di Acqualatina

Acqua e bollette, l’intervento del referente di Fondi in Azione Paolo De Bonis: “Sindaci facciano sentire la propria voce”

“Negli scorsi giorni Acqualatina ha fatto una richiesta di incremento delle tariffe che già nel 2023 sarà del 8,4% adducendo una serie di problematiche relative all’elevato livello di bollette non pagate e dalla criticità nell’approvvigionamento idrico attuale, subito avallato da gran parte dei comuni facenti parte dell’Ato4, in particolare anche da Fondi.

Paolo De Bonis

Ci domandiamo però per quale ragione Acqualatina, vista la difficoltà dichiarata, ha ricavato nell’ultimo bilancio circa 9 milioni di euro di utile, e soprattutto perché i sindaci non hanno fatto notare questo particolare ai dirigenti della stessa, che quando si tratta di prendere si dispongono subito, ma molto meno quando si tratta di investire per un impianto che lo ricordiamo, è affidata a loro ma che è di proprietà pubblica e tra 10 anni dovrà restituire integro.

E ci domandiamo perché(considerato che questa cosa riguarda la cittadinanza di Fondi) si è deciso di fare un costosissimo progetto di prelievo di acqua dalla sorgente di Vetere (si parla di 500 litri al secondo) per portarla fino a Gaeta e Itri, superando un dislivello di circa 300 metri, con una spesa energivora che è particolarmente onerosa di questi tempi.

Non è “sovranismo” da parte di Fondi in Azione, se fosse necessario non avremmo difficoltà a aiutare i paesi vicini che soffrono di questa crisi, ma ci domandiamo perché si è effettuata questa scelta costosissima(una bella fetta del bilancio di Acqualatina è gravato dai costi energetici) quando la rete idrica ha una perdita del flusso del 70% (dati Arera). Non sarebbe stato più opportuno investire qualcuno dei 9 milioni per effettuare un piano di recupero della rete idrica?

Oppure vogliamo avere un nuovo caso Atlantia, con un gestore che aumenta continuamente le tariffe ma non ne vuole sapere di manutenere gli impianti? È il caso che i sindaci, che sono i rappresentanti dei cittadini, facciano sentire la propria voce, abbiano un sussulto di dignità e non si pieghino a logiche che non seguono il bene comune ma il bene di qualcun altro”.

Lo dichiara Paolo De Bonis, referente di Fondi in Azione.

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